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12/04/2018 06:00:00

L’ex 5 Stelle, i rifiuti e gli Errantiani di “Castelvetrano Futura”

Sembra essersi esaurita da un po’ la spinta propositiva di partiti e movimenti nei confronti della commissione straordinaria del comune di Castelvetrano, sciolto per mafia a pochi giorni dalle amministrative dell’11 giugno scorso.

E’ come se le sedicenti “forze sane del territorio” siano passate dall’annunciato dialogo incondizionato coi commissari, alle critiche accese proiettate alle prossime elezioni comunali della fine del 2018 o della primavera del 2019.

Tempi lunghi. Ma compatibili con una campagna elettorale a suon di comunicati stampa, quasi sempre pubblicati acriticamente da alcuni siti di informazione, come se fossero la notizia del giorno.

Ne viene fuori un coro di contestatori della domenica, pronti ad addossare ad una commissione straordinaria presente da meno di un anno, tutte le colpe di anni (forse decenni) di cattiva amministrazione. Ovvio che la critica sia il sale della democrazia, ma che a pretendere l’eccellenza di governo siano proprio coloro che erano al potere fino all’altro ieri, è una cosa che non può non fare sorridere.

 

Uno dei casi più recenti, è quello del movimento “Castelvetrano Futura”, da sempre vicino all’ex sindaco Felice Errante al quale in passato, in relazione al caso Giambalvo, Giuseppe Di Maio (ex consigliere comunale del movimento) aveva suggerito caldamente di non dimettersi.

Qualche settimana fa, in un comunicato stampa, Castelvetrano Futura aveva chiesto polemicamente alla commissione come mai i comuni vicini (per esempio, Campobello di Mazara) non fossero così colpiti dai cumuli d’immondizia per le strade, come avviene a Castelvetrano.

Nella nota, ci si lamentava anche con la commissione, rea di non aver voluto interloquire col movimento, nonostante la richiesta fatta mesi fa.

La commissione però, qualche giorno fa, ha fatto sapere che nell’ultima missiva di Castelvetrano Futura, “si preannunciava testualmente che una delegazione del movimento avrebbe chiesto un incontro alla commissione nei giorni successivi per sottoporre alcune problematiche di interesse comune. Orbene – si legge nel comunicato della stessa commissione - alla suddetta nota non faceva seguito alcuna altra richiesta specifica di incontro”.

 

I commissari straordinari hanno comunicato anche di aver rilevato al loro insediamento una percentuale di raccolta differenziata del 2,5%. In sostanza, la quasi totalità dei rifiuti, finiva in discarica. Ma le discariche, quella di Trapani prima e quella di Siculiana poi, non sono state più in grado di ricevere una tale quantità di rifiuti, per altro da un territorio in cui in tutto il centro storico allargato e nella borgata di Marinella di Selinunte vigeva da anni l’obbligo della raccolta differenziata.

Per ovviare a questa carenza, la commissione straordinaria, a pochi mesi dall’insediamento, introdusse la differenziata porta a porta anche nella frazione di Triscina che, tra le comprensibili carenze di un servizio organizzato con poche risorse disponibili, portò nel periodo estivo la differenziata a punte del 10%.

Non è detto che la capacità di ripresa, dopo i blocchi delle discariche, sia da collegare soltanto all’efficienza di un servizio di rimozione dei rifiuti accumulati (per i quali, ci sono le oggettive difficoltà di conferimento). Il ritorno alla “normalità”  potrebbe essere proporzionale alla percentuale della raccolta differenziata.

E forse non hanno tutti i torti i commissari, quando scrivono che “la prolungata assenza di adeguata programmazione strategica e concertazione da parte di tutti gli attori interessati ha determinato una crisi di sistema, cui questa Commissione risponde con un quotidiano impegno per evitare che si determinino emergenze sanitarie a causa dell’esigua quantità di rifiuti autorizzati per lo smaltimento presso l’impianto di Siculiana”.

 

Insomma, la differenziata è al momento la chiave di tutto.

E il movimento Castelvetrano Futura dovrebbe saperlo molto bene, visto che chi gli scrive i comunicati stampa è Davide Russo, un ex attivista 5 Stelle convinto assertore della differenziata, del riciclaggio e della necessità di adeguate campagne di sensibilizzazione.

Lo stesso Russo scriveva, nell’agosto del 2016:  “La nostra città sta attraversando un degrado ambientale mai visto prima, non ricordo personalmente scene cosi pietose a Castelvetrano”. E non aveva torto, visto gli incendi di enormi cumuli di spazzatura, proprio a poche decine di metri dal sistema delle piazze.

Ma nella stessa nota, cosa ancora più singolare, scriveva anche di trovare “davvero raccapricciante chi ancora continua  a parlare di una Castelvetrano migliore dopo averla governata per dieci anni e  portata al fallimento”.

E ancora: “Vogliamo una città civile, evoluta e avanzata. Non lasciamo assolutamente che il futuro dei nostri figli venga deciso a tavolino dai soliti burattini, mandarli tutti a casa è un nostro diritto”.

Certo, anche diventare il loro portavoce è un diritto.

 

Egidio Morici