Uno scheletro umano è stato trovato nel sotterraneo della stazione Centrale di Milano. A fare la scoperta è stata una clochard che ha immediatamente dato l'allarme.
Sul luogo del ritrovamento, tra viale Lunigiana e via Sammartini, sarebbero state trovate anche tracce di un incendio. Vicino alle ossa è stato inoltre trovato un documento d'identità intestato a un uomo di Aidone, in provincia di Enna, scomparso nel 1991 all'età di 47 anni.
Umberto Barresi, così si chiamava, era scomparso dal '91, l'ultimo anno in cui si è avuta notizia di lui. Poi il nulla.
Frequentava probabilmente Milano, secondo quanto riferito dalla polizia, nonostante fosse originario della Sicilia, ma non è chiaro quando nè perché. In questi 27 anni però ha vissuto almeno una parte della sua vita nel capoluogo lombardo da "invisibile", tanto che della sua morte per un lungo periodo non si è accorto nessuno fino a stamattina, quando la senzatetto ha fatto la segnalazione alle autorità.
Secondo le analisi del medico legale, le ossa appartengono a una persona "morta da diversi mesi" e coincidono con l'età del 74 enne riportata sul documento
malconcio trovato a fianco. Occorrerà comunque l'analisi delle ossa per avere qualsiasi certezza. Lo scheletro era circondato di bottiglie, una coperta, e una patina nera che potrebbe anche non essere - secondo le ultime informazioni - la fuliggine di un incendio, ma un misto tra smog muffa e umidità.
Del caso dell'uomo la cui identità è riportata sul documento si era occupata nel 2009 anche la trasmissione "Chi l'ha visto?".