Duecentoquarantatre giorni in malattia e poi la guarigione dopo la candidatura nelle file del M5S come senatrice. Torna alla ribalta il caso della senatrice Cinque stelle Vittoria Bogo Deledda, dirigente del settore servizi sociali del comune sardo di Budoni, guarita in occasione delle elezioni del 4 marzo dopo otto mesi di malattia per stress da lavoro.
Un servizio delle Iene segnalò la lunga assenza dal lavoro della parlamentare sarda. La diagnosi: burnout, sindrome strettamente correlata allo stress. Rientrata il 2 febbraio aveva partecipato a due mesi di campagna elettorale e, dopo comizi e incontri elettorali, era stata eletta il 4 marzo senatrice della Repubblica nelle file del Movimento Cinque Stelle.
La vicenda ha suscitato l'ironia di molti. Scrive Gramellini sul Corriere della Sera:
Ha prestato il fianco a facili ironie la decisione dei Cinque Stelle di inserire nella commissione Lavoro del Senato una dipendente pubblica che, prima di entrare in politica, si era messa per otto mesi in malattia, a causa di stress da lavoro. Il Movimento dà prova di privilegiare la competenza, dato che le vicissitudini della senatrice Vittoria Bogo Deledda ne fanno la candidata ideale per quell’incarico. Dirigente dei servizi sociali di un piccolo comune del Sassarese, la signora ha sofferto di una crescente ripulsa nei confronti del proprio mestiere, che fortunatamente non si è mai spinta fino al rifiuto di ritirare lo stipendio, ma l’ha costretta a fermarsi ai box per una lunga pausa meditativa sotto l’ombrellone del certificato medico. Molti di noi si riconosceranno nei suoi sintomi, che gli psicologi descrivono come «deterioramento delle emozioni legate all’impiego». Qualche leghista in vena di semplificazioni brutali parlerebbe di poca voglia di lavorare, ma non è così. La senatrice era solo in cerca di nuovi stimoli, possibilmente ancora a spese dello Stato.
Il potere prodigioso della candidatura offertale da Di Maio è all’esame degli studiosi. In due giorni è perfettamente guarita: si è tolta dalla malattia e si è messa in ferie. Dopo una campagna elettorale all’insegna del benessere ritrovato, adesso porta in commissione Lavoro il suo bagaglio di esperienza, condensabile in questa massima coniata da un mio ex direttore: il lavoro è tutto tempo sottratto alla carriera.