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21/04/2018 07:35:00

Mafia, la tentata estorsione per i lavori di Piazza Marconi a Marsala

L’imprenditore di Partinico Salvatore Billeci, la cui ditta, nel 2011, si aggiudicò la gara d’appalto indetta dal Comune di Marsala per la sistemazione di piazza Marconi, e il suo geometra Pietro Rappa sono stati ascoltati dal Tribunale di Marsala (presidente del collegio: Vito Marcello Saladino) nell’ambito del processo a quattro dei 14 presunti mafiosi affiliati alla “famiglia” di Marsala arrestati dai carabinieri il 10 maggio 2017 (operazione “Visir”).

I due testi, ascoltati per circa tre ore, hanno confermato l’accusa (tentata estorsione) mossa al 48enne imprenditore Michele Giacalone, uno dei quattro imputati alla sbarra. Gli altri tre sono anche Alessandro D’Aguanno, di 26 anni, e i mazaresi Andrea Antonino Alagna, di 38, e Fabrizio Vinci, di 47. Ai titolari della “Immobiliare Billeci” sarebbe stato chiesto sub-appalto dei lavori o comunque “un contributo per il paese”.

Ma i titolari dell’impresa di Partinico, i fratelli Francesco e Salvatore Billeci, non hanno abbassato il capo. Anzi, hanno denunciato subito. Ad assisterli è stata l’associazione antiracket LiberoFuturo Palermo (presidente Enrico Colajanni). E adesso, in aula, l’imprenditore e il suo geometra hanno raccontato nei dettagli le modalità con cui avrebbero subito il tentativo di estorsione non andato a “buon fine”. A difendere gli imputati sono gli avvocati Luigi Pipitone, Chiara Bonafede, Natale Pietrafitta, Vincenzo Catanzaro e Francesco Galati. Le parti civili ammesse dal Tribunale sono, invece, Sicindustria e Associazione antiracket e antiusura Trapani, rappresentate dall’avvocato Giuseppe Novara, l’onnipresente Associazione antimafie e antiracket “La Verità Vive” (ex “Paolo Borsellino”) di Marsala, con l’avvocato e politico Giuseppe Gandolfo, la Libero Futuro di Palermo e i fratelli Francesco e Salvatore Billeci, con gli avvocati Francesca Tolomeo e Giuseppe Accardo. “Sono molto soddisfatto delle dichiarazioni rese dai testi Billeci e Rappa – ha dichiarato dopo l’udienza l’avvocato Giuseppe Accardo - che a mio parere hanno contribuito in maniera importante a fare luce sulla vicenda del tentativo d’estorsione. Le testimonianze, oltre ad essere precise e concordanti, hanno allo stato confermato in pieno l’impianto accusatoria della Dda”. E l’avvocato Francesca Tolomeo ha aggiunto: “A mio parere, è stato fatto un passo importante verso la verità dei fatti. Inoltre, manifesto soddisfazione relativamente alla circostanza emersa in dibattimento sull’impegno profuso per assistere le presunte vittime dell’estorsione da parte dell’associazione Libero Futuro Palermo”. L’associazione, infatti, ha assistito le vittime. Mai una vittima di estorsione è stata invece assistita dall’associazione antiracket di Marsala, che pure fa incetta di parti civili nei processi….