Persino un trasloco deve ricevere il benestare del latitante. Almeno così emergerebbe dalle intercettazioni del blitz che la scorsa settimana ha portato in carcere, tra gli altri, due cognati di Matteo Messina Denaro.
Da un lato il capomafia di Castelvetrano sembra un fantasma, dall'altro pare interessato alle piccole cose della vita quotidiana. E nella quotidianità emerge un episodio che coinvolge la donna che ha reso padre il latitante e la figlia nata dalla loro relazione. Un episodio che oggi, probabilmente, va inquadrato in un'ottica diversa rispetto al passato.
Il 9 settembre 2012, Rosa Santangelo, zia di Messina Denaro e suocera di Lorenzo Cimarosa, cugino del boss e pentito, raccontava di un incontro avvenuto fra lo stesso Cimarosa e Rosario Allegra, uno dei cognati del boss arrestati la scorsa settimana. Nel corso dell'incontro si era parlato della volontà di Franca Alagna, la donna che è stata fidanzata con il latitante, e della figlia Lorenza di allontanarsi dall'abitazione della suocera. Era in casa della suocera, infatti, che la donna aveva scelto di vivere nel 1995 dopo essere rimasta incinta dell'uomo che già due anni prima si era dato allo fuga.
Messina Denaro aveva fatto sapere cosa ne pensasse del trasloco attraverso dei messaggi: “... quello (Matteo Messina Denaro, ndr) è al corrente di tutto”, diceva Santangelo, che aggiungeva: “Per fare questo passo, evidentemente che ha avuto pure ordine”.
Tutta colpa dei rapporti difficili fra Alagna e le sorelle del boss. Quella che era sembrata una presa di distanza di madre e figlia dal mondo malsano del latitante, potrebbe avere una spiegazione meno nobile.
“Ora sistemerà pure a loro (alle sorelle, ndr), non vi preoccupate”, questo Rosa Santangelo sosteneva di avere saputo da Allegra. C'erano degli ostacoli da superare: “Perciò quella (Franca Alagna, ndr) è coraggiosa .. è coraggiosa. Però sistemerà pure a loro… solo che quello non si può muovere alla luce del sole. Devono essere con il tempo, le cose. Perché lo sbaglio lo hanno fatto dal primo giorno, che dovevano affittare una casa a madre e figlia, sola... Né da sua madre, né da… ora effettivamente quella che mi fa più pena è mia suocera, perché l’ha cresciuta ed ha una pensa da morire, e la mia pena è questo...".