Finisce nel sangue un amore conteso a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Un ragazzo di 23 anni ha sparato al suo rivale in amore poi, sentendosi braccato dalle forze dell'ordine, si è suicidato sparandosi alla testa.
Antony Mangiapane armato di pistola ha fatto fuoco contro il coetaneo Salvatore Fidone. Dopo averlo colpito, l'assalitore a bordo di un'automobile ha cercato di fare perdere le proprie tracce.
Ne è nata una vera e propria caccia all'uomo. Sentitosi braccato e preso dal rimorso qualche ora dopo avrebbe puntato la pistola alla testa premendo il grilletto.
Mangiapane, roso dalla gelosia, avrebbe covato da tempo la vendetta. Il suo corpo è stato trovato in fin di vita in contrada Canale, dove polizia e carabinieri, che erano sulle sue tracce, lo hanno raggiunto. Ma per lui non c'è stato nulla da fare. Il giovane ferito è stato accompagnato in ospedale, ma le sue condizioni, secondo i sanitari, non destano preoccupazione.
La sparatoria è avvenuta al culmine di un violento alterco e questo aveva fatto pensare inizialmente alla lite tra due rivali in amore. Poi il dirigente del commissariato di polizia di Niscemi, Felice Puzzo, ha rettificato la prima versione dei fatti. Mangiapane sarebbe stato innamorato di una ragazza di 16 anni, vicina di casa di Fidone, che è sposato. La minorenne sarebbe amica della moglie di Fidone, che Mangiapane avrebbe fermato per strada chiedendole, in virtù di una vecchia amicizia, di aiutarlo nella corte che lui stava facendo alla ragazza. Irritato dal racconto di questa insolita richiesta, Fidone ha duramente rimproverato l'amico della moglie. Ne è nata una accesa discussione conclusa a colpi di pistola.
«In questa vicenda c'è da tutelare la ragazza di cui si era invaghito Mangiapane, che è minorenne e che vi si trova coinvolta contro la sua volontà» dicono gli inquirenti ancora increduli per l'epilogo tragico di un atto di violenza che avrebbe potuto benissimo concludersi con la resa dello stesso feritore. Invece qualcosa ha sconvolto la mente di Mangiapane fino a indurlo al suicidio. Ma cosa? La paura? Uno degli investigatori dice che ci sono ancora molti aspetti da chiarire in questa storia.
«Dobbiamo valutare bene il ruolo della moglie di Fidone e dello stesso ferito, il cui padre è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine». Qualcuno ipotizza che Mangiapane in realtà intendesse corteggiare proprio la moglie di Fidone. Le indagini degli inquirenti stanno scandagliando anche questa ipotesi. Poi c'è da scoprire come Mangiapane si sia procurato l'arma, una pistola 9X21, con cui ha ferito la vittima prima di darsi alla fuga. Quando gli investigatori lo hanno ritrovato, dopo una caccia all'uomo nei dintorni del paese, il giovane era agonizzante nella sua automobile, in contrada Canale, a pochi km dalla Catania-Gela. Ma per lui ogni soccorso è stato vano. Fidone, invece, guarirà in pochi giorni