E’ rimasto per tutta la notte a bordo strada, ferito nei pressi dell’istituto Alberghiero di via Selinunte. Si tratta di un maremmano, probabilmente investito da una macchina nella serata di ieri quando, dopo l’intervento di una volante della Polizia, era stato chiamato il veterinario reperibile dell’Asp. Ma non essendo prevista la reperibilità per il personale del canile comunale, non c’è stata la possibilità di portare l’animale (per altro, aggressivo perché ferito) presso la struttura di via Errante Vecchia.
Stamattina l’animale, dopo essere stato sedato dal veterinario, è stato trasferito in canile per le cure del caso.
Dopo mesi di fermo, il furgone per gli accalappiamenti ed il trasporto di animali è tornato quindi a funzionare. Ma al di fuori degli orari e delle giornate lavorative ordinarie, il servizio è di fatto ancora inesistente. Il soccorso agli animali feriti infatti dovrebbe prescindere dai rigidi orari di lavoro, ed il Comune (probabilmente a causa dell’atavica mancanza di risorse economiche) non è mai riuscito a garantire gli interventi di emergenza, con la reperibilità del proprio personale.
Un’emergenza che riguarda spesso anche l’incolumità delle persone, se si pensa alle varie segnalazioni di recenti aggressioni di cani di quartiere che, riunitisi in branco a difesa di un territorio che percepiscono come proprio, di fatto costituiscono un serio problema quando rincorrono le biciclette di passaggio o, peggio, le mamme coi bimbi in braccio.
L’impressione è che anche la costruzione di nuovi canili potrebbe non bastare, soprattutto se i controlli e le sanzioni sui microchip dei cani di proprietà, attesi da anni da tutte le associazioni animaliste, tardano ad arrivare.
Egidio Morici