Di Maio e Salvini hanno chiesto qualche altro giorno di tempo al Capo dello stato, che aspetterà fino a domenica sera.
Sarebbero d’accordo su un programma che preveda una qualche forma di reddito di cittadinanza, di flat tax, di revisione della Fornero e, quanto al presidente del consiglio, punterebbero su Giampiero Massolo, 64 anni.
Chi è? LO racconta il Corriere della Sera:
«diplomatico di lungo corso, presidente dell’Ispi e di Fincantieri, è stato primo segretario a Mosca, capo dei servizi segreti e piace alla Lega. Ma nel suo curriculum c’è molto altro: la sua carriera comincia con Giulio Andreotti, come consigliere diplomatico a Palazzo Chigi, e decolla con Berlusconi, di cui diventa capo della segreteria nel 1994. Massolo ottiene cariche e gratificazioni da Massimo D’Alema, Lamberto Dini e Gianfranco Fini. Nel governo Monti è a un passo dal diventare ministro degli Esteri, ma viene scalzato da Giulio Terzi»
Secondo la Stampa i due starebbero pensando anche a Elisabetta Belloni, altro nome che esce dalla diplomazia italiana e a cui aveva pensato anche Mattarella come premier del governo neutrale.
Secondo Repubblica, però, sia Di Maio che Salvini puntano ancora a Palazzo Chigi:
«“Se faccio io il premier, voi prendete tutto il resto” è l’azzardo con cui il capo politico del Movimento stuzzica il potenziale alleato, alludendo non solo ai ministeri chiave, ma anche alle nomine di Stato in scadenza. “Non vedo perché non possa essere io il presidente del Consiglio”, ha rilanciato il segretario federale».
Altrimenti, Di Maio sarebbe ministro degli Esteri, Salvini degli Interni. I grillini hanno assicurato ai cronisti che vareranno una legge sul conflitto d’interessi, ma Salvini ha parlato a lungo al telefono con Berlusconi assicurandogli che il governo non gli sarà affatto nemico. Fratelli d’Italia non andrebbe all’opposizione: Giorgia Meloni potrebbe diventare ministro della Difesa.