Dopo una delicata operazione condotta dal 9 al 12 maggio, a pochi metri dalle case di Marinella di Selinunte, i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare, hanno ritrovato e distrutto 21 pericolosi ordigni esplosivi della seconda guerra mondiale.
La segnalazione alle autorità locali della presenza di un particolare manufatto riconducibile ad un ordigno esplosivo è stata fatta da un subacqueo che stava svolgendo immersioni sportive in apnea a 50 metri di distanza dalla costa ed a solo 2 metri di profondità. La Prefettura di Trapani, valutando il potenziale pericolo per la pubblica incolumità, ha disposto e coordinato l’interventi di bonifica d’urgenza che è stato effettuato dai Palombari della Marina Militare.
“Condurre queste operazioni ci rende sempre orgogliosi e soddisfatti del nostro servizio a favore della collettività”, ha dichiarato il Comandante del Nucleo SDAI di Augusta, Tenente di Vascello Marco Presti. “Questo coscienzioso subacqueo, che durante la sua immersione ha visto un presunto ordigno, ha permesso di farci individuare e neutralizzare ben 21 proiettili di grosso calibro risalenti all’ultimo conflitto, che abbiamo neutralizzato attuando le consolidate tecniche tese a preservare l’ecosistema marino”.
Questo intervento rappresenta una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione. Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato un totale di 22.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1 gennaio 2018 sono già 6.203 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 12.481 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm.