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16/05/2018 13:20:00

Sicilia, tutte le norme inserite nel collegato alla Finanziaria

 Il collegato alla legge Finanziaria della Regione non si è gonfiato di norme come preventivamente previsto.
Sono state stralciate tante norme: niente Agenzia per la casa, non c'è nemmeno la nuova organizzazione dell'istituto zooprofilattico, stralciata anche la soppressione dell'Esa e dell'Irfis.
Riscritta la norma che ha accorpato Ircac e Crias che finiscono in Ifis.


Non scompaiono più gli Iacp il cui posto doveva essere assunto dall'Agenzia per la casa.
Completamente ritirata la norma, fortemente voluta da Diventerà Bellissima in contrapposizione a Forza Italia, di una regionalizzazione dell'Istituto zooprofilattico così, peraltro, come prevede la norma nazionale. La Sicilia in questo è indietro di sei anni, una questione di poltrone.
Il Partito Democratico è critico nei confronti del Governo presieduto da Nello Musumeci, almeno lo è con la stampa, poi in molti di loro sono vicinissimi allo stesso Presidente.
Le criticità riguardano la lentezza che ha contraddistinto questi mesi di legislatura. L'appunto in questo caso proviene dallo stesso PD, che con Rosario Crocetta ha cambiato tanti di quegli assessori che hanno dovuto portare nuove e calde poltrone. Ma la rivoluzione di cui si vantavano non solo non è mai arrivata ma è stata una facciata, di cui oggi i siciliani pagano l'amaro conto.
Marianna Caronia, ex forzista, transitata nel gruppo misto solleva il caso della Commissione Bilancio, l'unica che pare abbia voce in capitolo senza che le altre Commissioni siano messe nelle condizioni di lavorare, poi la provocazione: “Ci mettano tutti in Commissione Bilancio”.

E ieri ricorreva il 72° anniversario dell'Autonomia Siciliana, forti le parole di Musumeci che indica la Regione come una delle terre più povere a causa di chi ha utilizzato in modo improprio l'autonomia.
“Lo Statuto, dice il Presidente, doveva essere una prerogativa per tutti e invece è stato un privilegio per pochi. Il cinico e famelico centralismo romano ha fatto il resto, con norme statutarie inapplicate e sacrosanti diritti negati, spesso con la complicità di chi, eletto in Sicilia, avrebbe dovuto difenderla anziché svenderla nei palazzi di Roma”.
Responsabilità che Musumeci addossa a tutte le classi politiche che negli anni si sono susseguite.
Poi lo sguardo al futuro assettolegislativo italiano: “Intendiamo riaprire un serrato e vigile confronto con il nuovo Governo nazionale, al quale vogliamo presentarci a testa alta, senza sciocchi rivendicazionismi e senza complessi di colpa, forti anche di un mandato del Parlamento regionale che non avrà motivo di dividersi sugli interessi legittimi dell’Isola”.
Un passo è stato fatto in queste settimane per l'istituzione delle zone economiche speciali, si è insediato un tavolo di lavoro di cui fanno parte Gaetano Armao per l'Economia, Mimmo Turano per le Attività Produttive, Marco Falcone per le Infrastrutture, Maria Mattarella, segretario generale della presidenza della Regione, e i vertici dei sistemi portuali.