Egregio Direttore,
sono un assiduo lettore della sua testata on line che nonostante quello che dirò più avanti rimane un punto di riferimento della informazione in provincia di Trapani. Devo purtroppo lamentare la non imparzialità, oltre che la non corretta informazione che il suo sito registra nell’articolo del 15.05.2018 “Castelvetrano, l’impietosa fotografia della Corte dei Conti”.
Il suo corrispondente, signor Egidio Morici, da quando il Comune è amministrato dai Commissari prefettizi spesso offre una visione distorta dei fatti che riguardano la mia città.
Quasi fosse l’addetto stampa della commissione straordinaria, puntualmente nel comunicarne le attività distorce la realtà disinformando i lettori del Suo giornale, che a mio modesto parere dovrebbero avere una descrizione oggettiva del fatto di cronaca.
Oggi le scrivo nonostante in passato avessi ritenuto di non farlo.
Ma l’articolo pubblicato oggi, in linea con le tante affermazioni false poste in essere dal suo corrispondente/collaboratore nel tempo, mi ha veramente disgustato.
Nel riportare, infatti alcune osservazioni della Corte dei Conti al bilancio del 2014 del Comune di Castelvetrano- veda che in quel periodo non ero io l’assessore al ramo, anzi non ero proprio assessore in quanto ancora in quel tempo il PD era in giunta con Errante- lascia intendere che l’evasione fiscale venisse tollerata dall’amministrazione, specie se questa riguardava soggetti qualificati come “grandi elettori”. Quasi una sorta di welfare, lo definisce il signor Morici, che con il suo classico dire e non dire, evidenzia che ci potessero essere accordi illeciti tra i contribuenti e componenti del Comune. Chiaramente non fa il nome dei favoriti o di coloro, funzionari o politici del comune, che li avrebbero favoriti.
In atto mi riservo di dare mandato al mio avvocato di verificare se esistono profili di responsabilità per tale falsa e tendenziosa affermazione.
Nel chiedere la pubblicazione della presente richiesta con la stessa notorietà data alla notizia alla quale mi riferisco, La invito, per il futuro, a valutare personalmente la oggettività degli articoli del suo corrispondente.
Con osservanza. Vincenzo Chiofalo
ex vice sindaco della Città di Castelvetrano
L’approccio dell’ex vice sindaco Chiofalo non si discosta molto dalla “simpatia” che alcuni esponenti dell’ex maggioranza politica della città (sindaco in testa) hanno sempre manifestato nei miei confronti. Uscite poco eleganti come questa, dove mi si accusa (senza per altro entrare nel merito dei presunti casi) di offrire visioni distorte dei fatti, di fare informazione “non corretta”, o peggio, di “dire e non dire”, non destano quindi il mio stupore.
Nello specifico, l’ex vice sindaco Chiofalo, non sembra abbia voglia di replicare sul tema affrontato nell’articolo. Il suo appunto, infatti, è circoscritto alle ultime tre righe che, come ho chiaramente specificato in modo che si distinguesse dalla “descrizione oggettiva del fatto di cronaca”, riguardano “un’impressione”. “L’impressione è che alla base – ho scritto nell’articolo - ci possa essere una sorta di welfare basato su delle esenzioni di fatto che però, nel corso degli anni, siano state estese a troppi. Comprese le società collegate ai grandi elettori”. Un’impressione che viene fuori dalla consapevolezza (più volte ribadita dall’ex sindaco Errante) che tra gli evasori ci fosse anche una buona percentuale di cittadini non in grado di pagare i tributi.
Inoltre non ho mai parlato di “accordi illeciti”. Non si capisce quindi quali nomi avrei dovuto fare.
Egidio Morici