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18/05/2018 09:56:00

L'esposto anonimo, il "mascariamento", si infiamma la campagna elettorale a Trapani

La pagliuzza più grande della trave.
E' ciò che accade a Trapani, negli ultimi giorni, in merito ad una questione che poteva, e doveva, essere affrontata per ciò che era: un esposto anonimo, dunque la visita dei Carabinieri al Comune di Erice, con conseguente richiesta di determinati documenti ascrivibili al 2015, anno in cui il sindaco della vetta era Giacomo Tranchida, oggi candidato sindaco a Trapani.


Se poi i Carabinieri siano andati una, due o più volte che importa? Trattasi di atti dovuti.
Ma soprattutto perchè Tranchida enfatizza più del dovuto quello che è accaduto e grida al “mascariamento” da parte della stampa?
Ci dovrebbe essere davvero tanta malafede e cattivo gusto, oltre a nessun senso civico, nel voler vedere precipitare la città di Trapani in un'altra, sconsolante, vicenda giudiziaria. Nessuno auspica tanto.  Si sono date delle notizie, la cui fonte principale è stata l'Ansa. La reazione di Tranchida, nonostante sia l'uomo dalla querela facile, è un po' esagerata, soprattutto quando scrive al presidente dell'Ordine dei giornalisti e parla di “Mascariamento professionale” perchè, dice il candidato, non sono state raccontate notizie ma bufale: “Inquinando la campagna elettorale e condizionando il voto dei trapanesi”.
Dove sta la bufala? I Carabinieri sono o no andati al Comune di Erice? Ci sono andati.

Ma è un altro il passaggio che Tranchida vuole puntualizzare: la responsabilità sulle forniture, sul controllo dei lavori spetta ai dipendenti degli uffici preposti, non al sindaco. Quindi l'invito al presidente dell'ordine a controllare la stampa che avrebbe agitato la campagna elettorale di Tranchida.
Per fugare ogni dubbio produce il 335, la certificazione che ogni cittadino può richiedere per essere a conoscenza delle indagini che lo riguardano. Non esce nulla, se non un procedimento in cui è stato denunciato da Enrizo Rizzi, noto animalista e presidente del N.O.I.T.A., per il quale è stata chiesta l'archiviazione.
C'è una corsa in affanno per dimostrare che si è immancabilmente puliti e irreprensibili. In fondo non c'è nulla di così trascendentale, i Carabinieri faranno luce circa l'esposto che la Procura evidentemente ha ricevuto.


Bisognava dire questo, e non parlare di “mascariamento”. Sarebbe stato utile, al candidato ma soprattutto ai trapanesi. Gli aspiranti sindaci della città proseguono la loro competizione elettorale, mettono mani al programma.
Tra le tre liste in sostegno di Vito Galluffo non c'è “Progresso e Rinascita”, tiene a precisare Maria Pia Castiglione, ma Popolari e Autonomisti-Idea Sicilia, lista per la quale non è stato necessario raccogliere le firme essendoci un gruppo parlamentare all'Ars.
Manca la lista di Diventerà Bellissima, il coordinatore provinciale, Paolo Ruggieri, aveva pressato altri dirigenti e componenti del movimento al fine di convergere su Galluffo. Sulla questione era intervenuto il coordinatore regionale, Raffaele Stancanelli: nessuno era legittimato a sposare progetti diversi da quelli indicati da Ruggieri. Tanto rumore per nulla. La lista non c'è, il movimento non è rappresentato in questa competizione, qualche candidato è sparso nella lista “Trapani Riparte”.


Non va bene nemmeno a casa Forza Italia, la lista non è forte. Vi convergono molti volti noti che sono vicini a Francesco Salone, come Tore Fileccia.
Galluffo la chiama alleanza delle idee quella messa in campo, difficile con tre liste battere il maggiore competitor: Giacomo Tranchida.
La confusione trapanese, la campagna elettorale improvvisata da parte di qualcuno, evidentemente ha spinto il candidato sindaco Peppe Bologna a puntare sulla creazione di una scuola politica. Dopo Salvo D'Angelo ci riprova Bologna, poi però ci devono essere le persone da formare, interessate a questo tipo di formazione.
Campagna elettorale non convenzionale per il Movimento Cinque Stelle e Giuseppe Mazzonello, candidato sindaco. I candidati con le web cam sono spesso in diretta.
La sua posizione si è rafforzata nel momento in cui ha reso nota la figura del vicesindaco: Giovanni Catania.