Il programma di governo tra Lega e 5Stelle non è ancora chiuso del tutto. La trattativa è sul nome del premier. Unico passo avanti: sarà un parlamentare dei Cinque stelle.
«Decideremo nei prossimi giorni», ha detto Di Maio. Più netto Salvini: «Lunedì o si chiude oppure abbiamo fatto un enorme lavoro, in pochissimo tempo, del quale qualcuno ci sarà grato. E la parola tornerà al presidente Mattarella».
Secondo le ultime indiscrezioni i papabili sono: lo stesso Di Maio, Bonafede, Fraccaro, Crimi, Spadafora, Carelli. Del tutto tramontata l’ipotesi della staffetta tra il capo del M5s e quello della Lega.
A Salvini dovrebbe essere affidato il ministero dell’Interno. Mentre per gli altri ministri di peso i nomi più probabili sono quello di Giampiero Massolo (Fincantieri) agli Esteri e del grillino Bonafede alla Giustizia.
Il leghista Giorgetti è in pole position per il ruolo di sottosegretario con delega ai Servizi mentre la Lega dovrebbe indicare i nomi per l’Agricoltura e il Turismo.
Il ministero dell’Economia e quello delle Politiche Ue potrebbero essere affidati a tecnici . Secondo la Stampa, la Lega ha ottenuto il programma di governo che voleva e in cambio di questo ha ceduto la presidenza del consiglio al M5s.
Secondo Il Giornale «nel contratto con i 5 Stelle poche misure di centrodestra e molte concessioni all’ideologia forcaiola dei grillini».
«Non so quali saranno le posizioni del nuovo governo italiano. Quello che vedo ora sono forze eterogenee e paradossali» dichiara Emmanuel Macron).
Commenta Michele Serra su Repubblica:
«Gli amici del bar, dopo rapida consultazione, si sono espressi per Bonafede premier. In mancanza di altri elementi di giudizio (idee politiche, frasi celebri, pubblicazioni accademiche, imprese sportive) si basano solo sulla faccia, e la faccia di Bonafede, nel novero delle papabili, sembrerebbe la meglio. Pare un tipo allegro (caratteristica che deve avergli procurato, tra i cinquestelle, una invincibile diffidenza). Poi chi lo ha visto nei talk show dice che non sbraita, non strabuzza gli occhi e non tenta di strangolare gli astanti, qualità che, di questi tempi, già bastano e avanzano a conferire statura da premier»
Il programma di governo in tremila battute, spiegato da Dell'Arti:
«La Lega ha imposto che il reddito di cittadinanza sia erogato per due anni solo a chi ha bisogno. 780 euro. Ma se ti offrono un lavoro e lo rifiuti, smettono di pagartelo. Fa parte di questo capitolo anche un’integrazione prevista per le pensioni più basse. Esborso previsto: 17 miliardi. La flat tax è imperniata su due aliquote, 15 e 20%. È sparito il 15% per le imprese. Per la revisione della Fornero si prevede l’introduzione della quota 100: potrà ritirarsi, aderendo al regime contributivo (incasso quanto ho versato e gli ultimi stipendi non contano), chi totalizzerà cento dalla somma di età anagrafica e anni di contributi. Oppure, con 41 anni, si potrà andare in pensione comunque. Per le donne: pensione subito se hai 35 anni di contributi e 57-58 anni di età. Questo capitolo impegna 5 miliardi di spese. Tagli alle pensioni da cinquemila euro netti al mese, ma di entità non specificata. Siccome è ovvio che si dovranno trovare i 12,5 miliardi necessari per evitare l’aumento dell’Iva, siamo già a uno sforzo da 37,5 miliardi. Per reperire queste risorse s’è parlato di un mega-condono fiscale e di una revisione dei trattati europei.
Per esempio?
Togliere dal calcolo debito/Pil le spese dello stato per investimenti e la parte di debito (gli ormai famosi 250 miliardi) che giace nelle casseforti della Bce. Si ipotizza che queste misure valgano per tutti. Chi sa.
Altre cose importanti?
I lavori della Tav continuano. È prevista la difesa domiciliare (cioè, suppongo, se spari al ladro che t’è entrato in casa non sei punibile). Inasprimento delle pene per violenza sessuale, furto, scippo, rapina e truffa, nonché una “seria riforma della prescrizione dei reati”. Condanne più dure per i reati contro la pubblica amministrazione, vietando il ricorso a sconti e riti premiali alternativi. Corrotti e corruttori privati dei diritti civili. “Agenti provocatori” sotto copertura per favorire l’emersione dei fenomeni corruttivi, che ha l’aria di somigliare a quello che chiede Piercamillo Davigo. In politica internazionale: stiamo con gli Stati Uniti e la Nato, ma le sanzioni alla Russia vanno tolte (apprezzamento ufficiale da Mosca). Sui migranti: negoziare con la Ue per “rendere chiare e rapide le procedure di rimpatrio”, “verifica delle clausole dell’approdo delle navi umanitarie nei porti italiani”, nei centri di accoglienza siano sempre garantiti i diritti umani. Non siamo lontanissimi dalle idee di Minniti. Altri punti sono necessariamente oscuri o vaghi: l’Ilva va riconvertita ma salvando i livelli occupazionali (?), le intenzioni sul conflitto d’interesse sono fumosissime, l’Alitalia va salvata nel quadro di una ridefinizione della politica nazionale dei trasporti (l’aria è che gli piacerebbe ristatalizzarla), i vaccini sì, ma insomma anche i no vax hanno le loro ragioni (vattelapesca come va a finire). Creazione di un ministero per le disabilità. Ah, prima che mi dimentico: vogliono reintrodurre i voucher»
«Le misure sono elencate in modo sfumato ed è quindi difficile fissare una cifra esatta, ma il contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle ha un costo stimato di circa 65 miliardi di euro l’anno. Un numero che potrebbe anche salire, a seconda di come alcune misure verranno declinate. E che, naturalmente, andrebbe confermato anno dopo anno» spiega il Corriere della Sera.