Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
23/05/2018 06:00:00

26° anniversario della Strage di Capaci. Le iniziative in provincia di Trapani e a Palermo

23 maggio del 1992 – 23 maggio 2018, sono trascorsi 26 anni dalla strage di Capaci che costò la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonino Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo. Quel sabato di 26 anni fa il direttore degli Affari Penali del ministero di Grazia e Giustizia, in quel periodo candidato alla carica di procuratore nazionale antimafia, rientrava a casa a Palermo per il fine settimana. Dopo l’atterraggio all’aeroporto di Punta Raisi alle 17.58, sull'autostrada Trapani-Palermo, nei pressi di Capaci, la tremenda esplosione di 500 chili di tritolo piazzati dentro un canale di scolo lo uccise assieme alla moglie e agli uomini della scorta. Nella deflagrazione, la prima auto blindata - con a bordo i poliziotti - venne scaraventata oltre la carreggiata opposta di marcia, vicino a degli ulivi. La seconda Croma, quella guidata da Falcone, si schiantò contro il muro di detriti della profonda voragine aperta dallo scoppio che aprì uno squarcio di un centinaio di metri lungo l’autostrada.

Dopo 26 anni, la strage di Capaci rimane tra i misteri d'Italia. La recente sentenza di prima grado del processo Stato-mafia, che ha condannato boss, ex alti ufficiali del Ros come Mario Mori e politici come Marcello Dell'Utri, forse potrà dare nuova spinta alle inchieste che a Caltanissetta sono incentrate proprio sulle stragi del 1992. Proprio per quegli eccidi dal marzo dell’anno scorso il superlatitante Matteo Messina Denaro e' a giudizio a Caltanissetta. E' accusato di esserne uno dei mandanti. Nel corso dell'udienza preliminare, il pm Gabriele Paci ha sostenuto che Messina Denaro prese parte a una riunione della commissione di Cosa nostra alla fine del '91 nella sua citta', Castelvetrano, in cui Toto' Riina decise di dare il via alla strategia stragista. A confermare il suo ruolo di mandante le dichiarazioni di collaboratori di giustizia come Vincenzo Sinacori a Francesco Geraci.

Nei giorni scorsi a Palermo, in uno dei tanti incontri sulle stragi, c’è stato un interessante intervento di Roberto Scarpinato che ha detto la sua sulle stragi, su Falcone e sul dopo stragi. “C’è una parte della storia” sulle stragi di mafia che è una storia segreta, ma purtroppo non è una novità, perché è cominciata con la strage di Portella della Ginestra e tutta la sequenza delle stragi che hanno insanguinato la storia italiana hanno una parte che non è stata rivelata e che non credo che, a questo punto, emergerà”. "A Falcone -  ha detto Scarpinato - è stato impedito di indagare sull’omicidio del Presidente della Regione Piersanti Mattarella, ucciso il 6 gennaio 1980, ma Scarpinato si pone anche il problema della “verità storica da raccontare ai giovani”.

Penso che questo paese abbia un grave problema – dice ancora Scarpinato – non riesce ancora oggi a fare i conti con il proprio passato. E, quindi, non può capire il presente. Io sono del 1952 e quando io frequentavo il liceo il corso di storia finiva alla prima guerra mondiale. Non si poteva parlare del fascismo perché tanti professori, presidi, erano coinvolti e non si sapeva come raccontare questa storia alle giovani generazioni. A me pare che la storia di Giovanni e Paolo ce la raccontiamo fermandoci al maxiprocesso. E se io oggi avessi 26 anni, che idea mi farei di Falcone e Borsellino? Due eroici magistrati che si sono battuti contro la mafia che ha esclusivamente i volti di Riina o Liggio, di persone che hanno difficoltà a esprimersi in italiano e che poi li hanno uccisi. E’ questa la verità storica? Ma è questo che raccontiamo ai nostri giovani. Lo raccontiamo tacendo la storia che c’è stata dopo le stragi”.

LE MANIFESTAZIONI - Oggi come ogni 23 maggio ci saranno tante manifestazioni in tutta Italia. Giovanni Falcone, la moglie Francesca e gli agenti della scorta dovrebbero essere ricordati, non solo come icone della lotta alla mafia ma soprattutto come esempio di impegno, responsabilità, dedizione e difesa di quei valori fondamentali di uno Stato libero e democratico e soprattutto di quello spirito di servizio, cui faceva sempre riferimento lo stesso Falcone quando rispondeva ai giornalisti che gli chiedevano chi glielo faceva fare di condurre quella vita blindata. Ecco le iniziative in programma oggi:

#PalemoChiamaItalia - Anche quest'anno protagonisti delle iniziative commemorative i giovani: coinvolti circa 70mila studenti e studentesse di tutta Italia nella campagna #PalermoChiamaItalia, promossa dal ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone. In mattinata al porto di Palermo arriverà la Nave della Legalità con a bordo gli oltre mille ragazze e ragazzi. Una manifestazione commemorativa si terrà nell’Aula Bunker dell’Ucciardone, luogo in cui si è svolto il maxiprocesso. Alle manifestazioni parteciperà il presidente della Camera, Roberto Fico, che sarà presente a Palermo. L’Aula Bunker dell’Ucciardone, al cui interno sarà allestita la mostra fotografica realizzata dall’agenzia di stampa Ansa «L'eredità di Falcone e Borsellino», ospiterà la cerimonia istituzionale che sarà trasmessa in diretta su Rai Uno dalle 10 alle 13.
Interverranno, tra gli altri, il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il rappresentante del Federal Bureau of Investigation (FBI) John Brosnan, la presidente della Fondazione Falcone e sorella di Giovanni, Maria Falcone, due dei magistrati protagonisti del maxiprocesso, Pietro Grasso e Giuseppe Ayala, rispettivamente giudice a latere e pubblico ministero dello storico processo contro Cosa Nostra istruito da Falcone e Borsellino. Il «no» alle mafie verrà inoltre rilanciato in 7 regioni - Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia e Umbria - da migliaia di studentesse e studenti in una sorta di «staffetta» a distanza. A coordinare le attività nelle città coinvolte saranno gli Uffici Scolastici Regionali.
Nel pomeriggio di mercoledì 23 maggio, dopo le celebrazioni nell’Aula Bunker, le manifestazioni proseguiranno con i due tradizionali cortei di #PalermoChiamaItalia: il primo si muoverà alle ore 15.30 da via D’Amelio, il secondo alle ore 16 dall’Aula Bunker. Entrambi si ricongiungeranno sotto l’Albero Falcone, in via Notarbartolo, per il Silenzio, alle 17.58, l’ora della strage di Capaci. Infine, una messa, alle ore 19, presso la Chiesa di San Domenico, in ricordo delle vittime di mafia.

Marsala – L'Amministrazione comunale di Marsala, la sezione marsalese dell’Associazione nazionale Magistrati e il Tribunale di Marsala organizzano tutta una serie di iniziative che si terranno oggi e domani 24 Maggio. Oggi è previsto uno spettacolo didattico al Teatro Impero dal titolo “Fimmini e Omini per la Libertà”. Due le rappresentazioni (ore 9 e ore 11) che coinvolgeranno direttamente gli studenti in sala. Alle ore 11:00, in Piazza Francesco Pizzo verrà inaugurato il “Murale della Legalità”, che nasce dalla sinergia fra Amministrazione Di Girolamo, Associazione Nazionale Magistrati – sezione di Marsala e Scuola Media “Mazzini”.
Domani pomeriggio alle ore 18:00, nella sala conferenze del Complesso San Pietro verrà presentato il libro “Canto per Francesca”. E’ questa una pubblicazione dedicata a Francesca Morvillo. Dopo i saluti di Alberto Di Girolamo e di Giulia D'Alessandro il Presidente del Tribunale, Alessandra Camassa, dialogherà con l'autrice Cetta Brancato.

Alcamo - Ad Alcamo s terrà la manifestazione “Venti di Primavera”, un corteo cittadino e dei momenti di riflessione con studenti, associazioni e istituzioni.  Questo il programma: ore 09:00 – Incontro con Autorità in Piazza Ciullo; ore 09:30 – Partenza Corteo studenti, associazioni, istituzioni; ore 10:00 – Arrivo in Piazza Falcone e Borsellino, deposizione corona ed esecuzione del brano “Il silenzio” da parte del complesso bandistico “Città di Alcamo”; ore 10:30 – Interventi dal palco (presenta Linda Ferrara): - Sign. Sindaco Domenico Surdi - Presidente del Consiglio Comunale Baldo Mancuso - Rappresentanti forze dell’ordine (Arma dei Carabinieri – Polizia di Stato – Guardia di Finanza – Vigili urbani) - Don Aldo Giordano - 1^ esibizione Neapolis - “Sono fiero/Mi vergogno” di Ficarra e Picone - Consulta Giovanile Comunale (Sergio Marrocco – Claudio Ferrara) - Consulta Provinciale Studentesca di Trapani (Marco Pitò) - Istituto Navarra - Libera Alcamo (Marcello Contento) - Presidente Associazione Antiracket Alcamo (sign. Vincenzo Lucchese) - 2^ esibizione Neapolis - “La Bellezza” di Peppino Impastato.

Mazara del Vallo celebrerà oggi la giornata in ricordo di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti di scorta in maniera alternativa, attraverso il messaggio dello sport, nell'ambito delle manifestazioni dell'Europiade 2018. Sono in programma due eventi: in mattinata manifestazione podistica non competitiva in centro storico con la partecipazione di oltre 1000 persone, tra iscritti alla "Federazione Internazionale Sport per tutti" e studenti delle scuole elementari e medie; nel tardo pomeriggio nel lungomare ed in piazza della Repubblica è prevista la cerimonia di apertura dell'Europiade, con la parata delle bandiere delle oltre 30 delegazioni straniere delle Nazioni aderenti alla IVV, la Confederazione degli Sport Popolari amatoriali non competitivi che ha celebrato a Mazara del Vallo il 50° anniversario della fondazione.