In meno di cento anni, Vita ha perso oltre la metà dei suoi abitanti attuali. Nell'ultimo decennio oltre il 20% e' andato via. Giovani, operai ma anche diplomati e laureati. Un fenomeno comune a tanti paesi della Sicilia e del Sud, ma che qui sta assumendo aspetti più drammatici. Sia economici, sia sociali.
La prova più eclatante, la mancata presentazione di una seconda lista in vista delle prossime elezioni comunali.
Mai successo prima. Nemmeno ai tempi della "Stretta di mano" di Vincenzo Renda, padre nobile della comunità vitese, dopo il periodo tormentato del fascismo.
In quel periodo e anche successivamente le competizioni elettorali erano sempre state molto accese, con una larga partecipazione della cittadinanza, e che, in certe occasioni gli aspiranti sindaci con le relative liste di appoggio arrivarono anche a quattro. Un po' troppo, per un piccolo comune e per giunta dove si e' sempre votato con il sistema maggioritario.
Ecco perché ha suscitato scalpore la notizia che per il prossimo 10 giugno a contenersi la prima carica cittadina sarà un solo candidato.
Un fatto anomalo, in generale, ma ancor di più per lo stesso paese, dove la passione politica e la partecipazione alla cosa pubblica era sempre stata una caratteristica del popolo vitese. Merito anche sia di Vincenzo Renda, ma anche di Vincenzo Ingraldi, che e' rimasto ai vertici del comune per un ventennio, prima come vicesindaco di Leone e poi in prima persona come sindaco.
La causa di quanto sta accadendo, ci dice uno che conosce bene la città, certamente e' dovuta alla fuga di tanti giovani verso altri lidi, ma una grande fetta di responsabilità ricade sull'amministrazione comunale uscente, da cui la gente si aspettava tantissimo e che invece ha prodotto solo una cocente delusione.
Addirittura, ha aggiunto il nostro interlocutore, negli ultimi tempi i cittadini nemmeno si recavano nella sede comunale perché certi di non trovare risposte adeguate alle loro esigenze.
Il vuoto assoluto. Lontanissimi i tempi di Enzo Ingraldi o di Antonino Accardo di quando, cioè, dall' inquilino del Municipio la gente si recava con una certa
Del clima che si registra oggi in paese, ne e' ben consapevole Giuseppe Riserbato ed e' deciso ad invertire la tendenza.
Chiede un giudizio su ciò che propone e non per il timore di eventuale commissario. Ce lo ha ripetuto diverse volte.
Un programma realistico e realizzabile, che non ci e' sembrato il classico libro dei sogni che puntualmente si scrive in queste occasioni.
Tenendo conto della grave crisi economica, si propone il contenimento delle tariffe e delle imposte comunali (IMU), prevedendo abbattimenti per le fasce deboli (pensionati con reddito minimo, famiglie con persone portatori di handicap etc). La compensazione dell'abbattimento delle tariffe sarà assicurato da un oculato controllo della spesa, con un attento controllo del patrimonio al fine di renderlo fruttifero e a servizio della collettività.
Il rilancio delle attività artigianali ritiene che si possa attuare intanto con l'assegnazione dei lotti già urbanizzati nella c.da Giudea con dei bandi aperti ai residenti Vitesi e, ove risultassero deserti, aprendo anche ad altri imprenditori che intendessero effettuare investimenti sul territorio della nostra città.
Uno snellimento delle procedure burocratiche e' necessario. Riserbato promette che entro il termine di 180 giorni dall'insediamento della sua amministrazione entrerà in funzione lo Sportello Unico per le attività Produttive (SUAP) inteso come sportello in condizione di rilasciare il provvedimento unico autorizzativo con lo scopo di "consentire ai giovani di diventare “impresa in un giorno”, con collegamenti telematici con gli Enti che dovranno rilasciare le varie autorizzazioni e/o pareri nonché con la Camera Commercio Industria Artigianato di Trapani., ma anche con il completamento del PIP di C.da Giudea attraverso il finanziamento per le opere di urbanizzazione di altri lotti."
Favorire il diritto allo studio attraverso vari provvedimenti quali la mensa scolastica sin dall'inizio dell'anno scolastico, Istituire il servizio scolastico di Scuolabus sin dall'inizio dell'anno scolastico, assicurare il rimborso del trasporto scolastico per gli studenti che si recano fuori sede e, ove possibile, valutare un aumento rispetto alla percentuale del 75% che viene oggi rimborsata; borse di studio per i giovani Vitesi che dimostreranno capacità scolastiche apprezzabili.
"Particolare attenzione"- continua l'aspirante sindaco- " sarà posta al cimitero Comunale nel rispetto della sacralità del luogo, con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sia dei viali che dei locali annessi e della chiesetta monumentale nonché la chiesa posta nelle immediate vicinanze della camera mortuaria ove si prevede possa essere utilizzata, di concerto con l'Arciprete"
La pubblica illuminazione con l'istallazione di corpi illuminanti a led che assicureranno anche un notevole risparmio energetico ed economico.
Un occhio particolare sarà riservato all'arredo urbano a cominciare dall'area libera antistante il piazzale S. Francesco con la riqualificazione della pavimentazione e di quant'altro per rendere l'area vivibile e punto di aggregazione sociale, senza dimenticare l'area antistante la chiesa “San Vito” ex Purgatorio con la realizzazione di una idonea pavimentazione e la sistemazione a gradoni con collocazione di panchine e vasi ornamentali e la piazza “L. Pirandello” al fine di renderla un punto di aggregazione sociale.
Come dare torto a Riserbato?
Abbiamo visto, in questo tiepido pomeriggio di maggio, la bellissima chiesa "Anime Sante del Purgatorio", fino a pochi anni fa chiusa al culto, affollata di devoti, ma purtroppo circondata da indecorose erbacce.
Parlando con alcuni cittadini, abbiamo anche appreso che il tempio e' stato recentemente intonacato all'interno. Non ad opera del comune. Ci ha pensato un gruppo di volenterosi, che ha provveduto anche alla sistemazione dei fili elettrici penzolanti pericolosamente.
Sono questi, atti concreti che testimoniano l' alto senso civico che da sempre hanno contraddistinto la comunità vitese.
E' intenzione di Riserbato di invertire il cammino. Nuovo capitano, nuovo equipaggio, nuova rotta.
Dovrà essere il Comune a promuovere questo tipo di interventi come, ad esempio, la riqualificazione de l'area dell'ex baraccopoli cercando di coinvolgere i privati, sulla base di un concorso di idee, finalizzato ad un suo utilizzo rispondente ed effettive esigenze della collettività (turismo equestre, insediamenti sportivi).
Ma anche la sistemazione della viabilità stradale, con particolare riguardo alle intersezioni stradali ove sono realizzate delle rotatorie e la rivisitazione di altri incroci al fine di dare sicurezza agli automobilisti, rientra tra le priorità che la nuova giunta intende realizzare. Con un particolare riguardo ad una adeguata segnaletica indicativa. Cosa, quest'ultima, che dovrebbero curare tutti i sindaci del comprensorio, dal momento che siamo ovunque in presenza di una segnaletica assente od obsoleta, che nemmeno nel quarto mondo.
Come anche l'illuminazione stradale che necessita di una messa in sicurezza di tutti i pali di illuminazione del nuovo centro urbano che, dopo 40 anni dalla loro realizzazione, risultano ossidati determinando un serio pericolo per la pubblica incolumità. Ma Riserbato ha intenzione anche ad un moderno impianto di pubblica illuminazione per l'efficientamento energetico e per assicurare ottimi flussi luminosi riducendo di intensità nelle ore notturne e conseguentemente consistenti risparmi economici.
Tutti provvedimenti, non fantasiosi ma legati strettamente alle urgenti necessità del paese. Tutte cose che appena entri in città balzano subito agli occhi.
Iniziative oggettivamente necessarie e non più procrastinabili, che difficilmente un commissario potrebbe, non portare a termine, ma nemmeno pensare.
Eppure, quando siamo stati nel pomeriggio di due giorni fa a Vita, per incontrare una parte dei suoi abitanti, abbiamo trovato qualcuno che ci ha dichiarato di preferire la venuta di una gestione commissariale.
Una esigua minoranza, in verità, un nota stonata come strana era l'atmosfera che si respirava in paese per la presenza di militari dell'Arma, tra cui carabinieri cacciatori, Vigili del Fuoco, facenti parte di un folto dispiegamento di personale alla ricerca di un rumeno scomparso, almeno secondo la versione ufficiosa che veniva divulgata.
Fatto insolito, anche questo, come del resto la campagna elettorale che abbiamo raccontato.
Quando siamo entrati in paese, ci ha dato il benvenuto una Croce, che si trova all'ingresso. Un simbolo per la città.
Peccato che sorga sul territorio di Salemi.
Ecco, Giuseppe Riserbato, vorrebbe affrontare anche questo antico problema rimasto insoluto negli anni e che potrebbe assumere un valore simbolico di rinascita.
Franco Ciro Lo Re