Si è aperto con l’incontro di lunedì 28 maggio, a Chiesanuova, la serie di appuntamenti del candidato Sindaco per Valderice, Francesco Stabile, con i suoi concittadini.
In un’atmosfera amicale grazie ai tanti intervenuti – amici, sostenitori, abitanti di quella che è la frazione più a sud del territorio comunale – hanno aperto la serata due tra le candidate al Consiglio comunale con la lista Valderice - Stabile Sindaco.
La prima a parlare è stata l’avvocato Cristina Ferro, entrando subito nel vivo dei problemi che, inascoltati, affliggono le frazioni rurali e che attengono a quella che dovrebbe essere ordinaria amministrazione e che, invece, non risulta essere neanche straordinaria: manutenzione delle strade periferiche, scerbatura, illuminazione pubblica, normali diritti di ogni cittadino, restano da tempo, infatti, richieste inattese. Cristina Ferro non ci sta e rilancia proponendo un ruolo da protagonista anche alle frazioni – una volta rese accoglienti per gli abitanti e per i visitatori – con la programmazione di feste e saghe, anche ma non soltanto enogastronomiche, diversificate a secondo della vocazione delle specificità territoriali e da proporre con cadenza stagionale.
La parola è, poi, stata presa da Giacoma Cammarata, la più giovane tra i candidati, neomamma e combattiva propugnatrice di una Valderice davvero “a misura di bambino”, non soltanto “perché scritto su un cartello tanti anni fa”. Spazio, dunque, a luoghi pubblici attrezzati adeguati ai più piccoli e a spazi ricreativi che costituiscano sia un’opportunità di gioco sia un impulso alla socializzazione per l’intera comunità. Luoghi da animare, individuabili nelle preziose aree verdi del Paese, per far “rivivere” Valderice partendo dal diritto dei bambini a una città vivibile e vivace.
L’intervento del candidato Sindaco è stato preceduto anche dall’appassionato comizio dell’assessore designato Giuseppe Martinico, consigliere di minoranza uscente, già vicepresidente dell’Ordine dei dottori commercialisti, il quale, non smentendo la sua attenzione e la sua professionalità, ha esposto, numeri alla mano, le criticità da affrontare immediatamente, senza perdere l’occasione per smentire enunciazioni degli avversari politici – a suo dire e data la sua conoscenza diretta della trascorsa amministrazione – prive di significato giacché non veritiere o parziali. Dal contrasto sul bilancio comunale alle ingenti perdite (– 41%) nell’affluenza turistica, il futuro assessore ha intrattenuto gli astanti con un discorso concreto e senza mezzi termini, dove alle critiche hanno fatto seguito idee di risanamento e incentivazione.
E’ stato lo stesso Martinico a dare, infine, la parola a Francesco Stabile, il cui intervento è stato preceduto e seguito dall’applauso caloroso dei presenti. Un intervento che ha puntualizzato la propositività del suo programma anche in merito a quanto detto durante i discorsi che lo hanno preceduto. L’attenzione alle frazioni e alle esigenze primarie degli abitanti - tutti concittadini in egual modo, per un Sindaco che ama la propria città - grazie ad una presenza costante nelle varie località, sia in prima persona sia tramite la squadra di governo amministrativo. La rivitalizzazione dell’intero territorio sulla base delle diverse identità culturali e geografiche, da Bonagia, borgo marinaro, a Chiesanuova e a tutte le frazioni rurali, con la programmazione di attività e manifestazioni legate ai luoghi e coordinate dalle Associazioni operanti su tutto il territorio, importantissimi presidi con le quali la futura Amministrazione intende ricucire una “rete sociale” in questo momento lacerata e attraverso le cui maglie slargate si perdono fondamentali diritti, identità, solidarietà: la volontà di programmare e attuare azioni volte ad agevolare lo sviluppo del territorio, con lo snellimento delle pratiche burocratiche e con l’informazione sulle opportunità – spesso o quasi sempre, non colte – e sui fondi stanziati anche dall’Unione Europea per l’impresa, spesso o quasi sempre, non colte. E, ancora, il recupero, l’adeguamento strutturale, la promozione dei luoghi, quale traino per un turismo diversificato, balneare, rurale, culturale, gastronomico che possa mettere in moto economia e occupazione.
«In questa candidatura ci ho messo la faccia ma anche il cuore: amo la mia città, è il luogo in cui vivo e lavoro e nella quale i giovani miei coetanei devono poter restare con la certezza di poter avere un futuro per se stessi e per le famiglie che formeranno. E dove ogni cittadino, di qualsiasi età, professione, idea politica, deve sentirsi a casa, sostenuto da un’amministrazione che sappia guardare lontano con positività, tenacia, determinazione.»