Dal congresso di oncologia più importante del mondo, quello organizzato ogni anno a Chicago dall’American Society of Clinical Oncology (Asco), arrivano i risultati di un maxi-studio americano, secondo i quali la chemioterapia potrebbe essere evitata dalla maggior parte delle donne affette da cancro al seno in fase iniziale.
I ricercatori hanno sviluppato e validato su 10.273 donne un test che si chiama «TAILOR x». Attraverso l’analisi dell’espressione di 21 geni, il test può discriminare tra le pazienti che hanno bisogno della chemioterapia e quelle che invece non ne trarrebbero alcun beneficio. Il test misura, con un punteggio da 1 a 100, il rischio di recidiva a 10 anni e individua quali pazienti possono trarre beneficio dalla chemio dopo esser stata sottoposte a intervento chirurgico.
Si effettua con una biopsia su un campione di tessuto: le donne con punteggio basso (0-10) dovrebbero ricevere solo ormonoterapia e quelle con punteggio alto (26-100) ormonoterapia più chemioterapia. Prima di questo test c’era incertezza su quale fosse la giusta terapia per le donne con punteggio intermedio 11-25. E nel dubbio si sottoponevano tutte alla chemio. Ne parla oggi La Stampa.