La Casalino & Associati spadroneggia, furoreggia, s’apparecchia nei locali della presidenza del Consiglio – l’ascensore sociale del “Grande Fratello” funziona alla grande – dove c’è anche un ufficio riservato al portavoce. Stanza un po’ “piccolina” ha detto Rocco ispezionando il piano, così riferiva Repubblica ieri in un pezzo sulle lamentele di Casalino per l’arredamento, non adeguato al rango di spin doctor di Giuseppe Conte.
Il presidente del Consiglio non è sotto tutela soltanto perché ci sono due vice, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ma anche perché a veicolare la sua esposizione pubblica c’è la comunicazione della Casaleggio, con tanto di “Codice Rocco” e di Pietro Dettori, uno così abituato al confronto democratico che se scrivi qualcosa di non gradito ti blocca su Twitter e su Facebook.
A Palazzo Chigi dovrebbe arrivare anche Maria Chiara Ricciuti, ex staff comunicazione dell’Idv, dalla scorsa legislatura m5s e portavoce personale di Di Maio, ora e durante la campagna elettorale. Sono loro a gestire i canali social di Conte, da Twitter a Facebook a Instagram, tutti in blocco nelle mani dei Cinque stelle. A dimostrazione di quanto sia politicamente connotato il profilo dell’“avvocato del popolo”, estratto dal cilindro di Alfonso Bonafede, neo-ministro della Giustizia, e da quello di Di Maio.
Matteo Salvini, a quanto pare, non ha minimamente insistito per piazzare qualcuno dei suoi. Iva Garibaldi segue direttamente il leader leghista e i ministri, anche per evitare altri passi falsi come quello del ministro Lorenzo Fontana sulle “famiglie arcobaleno”. D’altronde Garibaldi già vigila sulle sortite dei parlamentari, onde evitare gaffe e intemperanze. Questo non significa che Garibaldi non si coordini con Casalino, tutt’altro: ogni decisione congiunta è concordata e i due si sentono in continuazione.
Estratto dall'articolo di David Allegranti per ''Il Foglio''