C’è un video in cui si vede Carlo Tavecchio, l'ex presidente della Figc, che le mette, non gradito, una mano sul seno. E gli audio in cui lo si sente dire: «Ti trovo bene, scopi molto?» «Fammi toccare... vieni qua», «Ti trovo in forma... che belle tette che hai». Documenti che non sono bastati alla magistrata (di cui non viene fatto il nome) per dar corso alla denuncia di Elisabetta Cortani, dirigente a sua volta della Figc e dipendente quindi da Tavecchio.
La pm ha sostenuto che essendo Cortani cinquantenne non può essersi trovata in una condizione di soggezione psicologica. La motivazione ha provocato articoli della stampa internazionale, in particolare del Guardian e poi del New York Times: «In Italia, il Paese che ha dato vita a Silvio Berlusconi e ai suoi baccanali Bunga Bunga con le ragazze, le molestie sessuali sono spesso considerate come un’etichetta esagerata per delle avances romantiche».
Nella sua intervista degli stessi giorni al Corriere raccontava di un incontro con l’allora presidente Figc avvenuto nell’ufficio di quest’ultimo. Stando alla sua testimonianza, in più di una occasione Tavecchio ha tentato delle avances, anche cercando di toccarla e baciarla, e si è rivolto a lei con frasi del tipo: “Ti trovo in forma, si vede che scopi tanto“. E poi: “Fammi toccare le tette, vieni, dai”.
“Le donne italiane a volte hanno paura a sporgere denuncia, ma voglio dire a tutte che ne vale sempre la pena. Non importa se sei creduta o no, dobbiamo pretendere il rispetto”, ha dichiarato Cortani al Guardian. “Posso assicurare che mi sentivo in una posizione di inferiorità, avevo paura – ha spiegato – perché essere in quella stanza significava essere nel cuore del calcio italiano“. “E in quella stanza inferiorità e paura non hanno età”, ha concluso.
Tavecchio ha sempre negato ogni accusa, come ha confermato anche la sua legale Vittoria Pisa.