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22/06/2018 06:00:00

Selinunte, tracce di una civiltà preellenica. Abitata molto prima dell'arrivo dei Greci

Selinunte fondata e abitata prima dell’arrivo della civiltà ellenica. E’ questa l’importante scoperta della campagna di scavi della New York University e dell’università Statale di Milano all’interno del Parco di Selinunte.

L’equipe di archeologi delle due università, guidati dal professore Clemente Marconi, hanno scoperto, infatti, tracce della presenza umana sull’acropoli prima dell’arrivo dei Greci.

Sulla collina di Manuzza, luogo dove si trova l’acropoli, la cui fondazione si fa risalire tra il 650 e il 628 A.C, al di sotto dell’ultimo strato, sono stati trovati frammenti di ceramica e altro materiale che risalirebbero ad un periodo che va dall’8.000 - 6.500 a.C. e questo significa che il sito era abitato molto prima dell’arrivo dei greci da popolazioni indigene con le quali sono venuti in contatto i coloni greci al momento del loro arrivo.

"Lo scavo in corso, dai primi risultati, suggerisce che la presenza umana sull’acropoli di Selinunte sia diversi millenni più antica rispetto a quanto fin qui ipotizzato - ha spiegato Clemente Marconi - infatti, al di sotto del primo livello di occupazione greca si è rinvenuto uno spesso deposito di formazione naturale alto più di un metro nel quale sono stati scoperti, a una quota più alta frammenti del bronzo recente e, a una quota più bassa, frammenti di industria litica Mesolitica (ca. 8000-6500 a.C.)".

Inoltre sono stati rinvenuti anche resti di animali e frammenti di carbone che saranno analizzati al radiocarbonio per avere una maggiore precisione sulla fondazione di Selinunte.

"Gli scavi confermano che lo strato nel quale sono state rinvenute le lance conficcate nel terreno alla fine della scorsa campagna corrisponde al più antico livello di frequentazione greca nella nostra area. Il rinvenimento di numerose ossa animali e frammenti di carbone – ha proseguito Marconi - dovrebbe consentire di datare con una certa precisione questo strato, grazie alle analisi al radiocarbonio che avremo nelle prossime settimane".

Intanto questa sera dalle ore 20 al Parco Archeologico di Selinunte, ci sarà Eratostene di Cirene accolto da un gioco di luci notturne sulle colonne del Tempio di Zeus, il più grande della civiltà Greca. Poi la “voce” del matematico greco che ben 2300 anni dopo ci racconterà la sua scoperta.

“Nel cuore del più grande Tempio di epoca Greca, Eratostene di Cirene sbucherà, nella notte proprio tra le colonne del grande Tempio G. Un canto greco ricorderà che tutto cominciò come arte del Sole.

"La durata del moto di rivoluzione è detta “anno”; il periodo di rivoluzione è il “giorno”: tutti movimenti in senso antiorario!”. Ha dichiarato il geologo Fabio Pallotta ideatore dell’evento culturale Erathosténes - Il volto della Terra in programma nell’ambito dell’Architects meet in Selinunte Playing with Identities - Tutto è storia, tutto è contemporaneo che vedrà l’arrivo a Selinunte di architetti di livello mondiale dal 21 al 23 Giugno.

Eratostene di Cirene era un matematico, vissuto tra il 275 ed il 195 a.C. Fu il primo a misurare la circonferenza terrestre. Questa sera alle ore 20, sarà proprio un geologo a portare nel cuore del Tempio un evento unico, a dimostrazione che la divulgazione della conoscenza si può avvalere di linguaggi e strumenti di comunicazione molto innovativi. Anche così è possibile promuovere le Geoscienze.

Come in quel giorno di 2300 anni fa ad Alessandria d’Egitto, il 22 giugno a Selinunte, accompagnato dai colori del cielo Eratostene parlerà al mondo conosciuto della sua universale scoperta: un’ umanità circolare dove i popoli sono dispersi negli oceani o nelle vaste distese di neve. Tutti, con addosso l’impegno del tempo – ha proseguito Pallotta - vivono sotto una stessa “Regola della Natura”.

Così, dal promontorio di Selinunte, la musica ionica con le potenti parole trasportate ad occidente dai nostri padri predecessori affronteranno le onde del continuo boato della terra. Le onde, il mare, le musiche, la voce saranno tra le colonne stese del Tempio di Zeus. In contemporanea e le immagini, le figure, l’universo, il mondo, saranno proiettate sui capitelli capovolti del più grande tempio realizzato nell’antichità dai Greci nel Mediterraneo”.

Un evento imponente, di grande impatto visivo che si svolgerà nell’ambito del Meeting Internazionale dell’Architettura, l’Architects meet in Selinunte, in programma a Selinunte dal 21 al 23 Giugno.

“Eratostene nacque a Cirene e morì ad Alessandria d’ Egitto. La sua opera più spettacolare, che avrebbe giocato un ruolo decisivo per la conoscenza della Terra, fu l’esatta misura, 23 secoli fa, della circonferenza del globo terrestre. Le sue rilevazioni astronomiche gli permisero, inoltre, di disegnare la forma del Mondo allora conosciuto – ha dichiarato Fabio Pallotta, geologo dell’Università di Camerino - l’Ecumene, e di realizzare una coerente carta geografica, unica in quanto vera immagine del mondo, leggibile da tutti.

Eratostene è il protagonista del nostro Erathosténes. Il volto della Terra, che nasce dall’incontro e dal dialogo di personaggi contemporanei; la loro riflessione, vera ed originaria, conduce inevitabilmente verso Eratostene, che diviene il personaggio principale del dramma. Con spirito critico egli ci accompagna nell’Alessandria del III sec. a.C., quando, nel bel mezzo di un universo ancora in gran parte popolato da miti, alcuni uomini illuminati ebbero la straordinaria intuizione che i fenomeni naturali potevano essere compresi dalla ragione, trovando in essi le leggi matematiche che li governano e ne permettono la spiegazione.