Il collettivo de La Sinistra per Castelvetrano, solidarizza con i commissari straordinari ed invita la cittadinanza a non isolarli. In una nota stampa si dissociano “dalle modalità politiche poste in essere dall’ex consigliere (Luciano Perricone, ndr)” portavoce del movimento Liberi e Indipendenti, che avevamo riportato in un nostro approfondimento sull’ambigua identità del corteo dello scorso 16 giugno.
Dopo aver partecipato a quella manifestazione, Perricone aveva inviato una lettera a Salvini, con la quale accusava la dottoressa Concetta Musca (componente della commissione straordinaria) di aver scritto su Facebook che “la mafia si combatte con le azioni concrete, con fatti ed atti utili e non con i cortei”. Accusando inoltre anche uno dei sovraordinati nominati dalla commissione (l’ingegnere Giuseppe Riccio) di aver scritto che “per troppi anni lo Stato è stato assente, lasciando crescere una sottocultura di familiarità e personalismi”, che “le regole senza i nomi non hanno trovato alcuna applicazione e provare a fissarle fa solo crescere il numero degli avversari” e, sul corteo, che “Oggi qualcuno dovrà scegliere da che parte stare, con intelligenza e senso di responsabilità, e soprattutto avendo coscienza che dietro queste proteste può annidarsi proprio chi vuole fare terra bruciata attorno allo Stato”.
Anche le posizioni critiche della dottoressa Musca e dell’ingegnere Riccio nei confronti dell’operato del nuovo governo nazionale, erano finiti nella lettera di accuse al nuovo ministro Matteo Salvini.
La Sinistra per Castelvetrano, nella nota, invita “i cittadini e le cittadine a porre attenzione su una parte dell’intervista andata in onda sul programma ‘Uno mattina’, laddove il Commissario Caccamo parlando delle demolizioni delle case abusive a Triscina di Selinunte sostiene che: ‘Sinora non ho percepito nulla, né pressioni, né minacce, però se ci vogliamo riferire al caso delle demolizioni e delle abitazioni abusive, si percepisce che probabilmente qualche forma di ostacolo anche in forma macroscopica sarà pure posto in essere. Non dimentichiamo che tra le abitazioni abusive, c’è qualche soggetto controindicato’”.
Il collettivo ha infine sottolineato che le proteste, anche se legittime, “non dovrebbero andare oltre le tematiche che si vogliono difendere e affermare”.