In una nota, il Partito Democratico di Castelvetrano ha riportato l’esito degli ultimi incontri con la Commissione Straordinaria, fatti di reciproco scambio di opinioni programmatiche per la soluzione di vari problemi che attanagliano la città.
“Apprendiamo che a seguito dell’azzeramento dei residui di bilancio attivi e passivi, come chiesto dalla Corte dei Conti, il Comune è in disavanzo per 25 milioni di euro che la Commissione spera di poter ‘spalmare’ in 26 anni nei prossimi anni per evitare il dissesto - si legge nell’ultimo comunicato stampa - Tuttavia, attesa la grossa fetta di evasione fiscale che ancora persiste, dovranno probabilmente intraprendere ogni azione utile per il recupero coattivo dei crediti avanzati dall’Ente ove i contribuenti persistano nel mancato pagamento delle imposte comunali, fermi restando i dovuti distinguo per i casi di provate difficoltà economiche del nucleo familiare”.
Oltre al problema dei rifiuti, delle alghe di Triscina e Marinella di Selinunte, è stato trattato anche l’argomento dei locali del CEDI Centro Distribuzione (già del Gruppo 6 GDO oggi dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia). La proposta di riutilizzo dei locali “quale mercato del fresco, mercato agroalimentare all’ingrosso per l’intero comprensorio del Belice gestito direttamente dal Comune (ad esempio dei mercati generali dei comuni di Palermo o Vittoria)” ha visto l’interessamento del commissario Caccamo, che l’ha fatta presente al Prefetto.
“Nei prossimi giorni – scrive il Pd - chiederemo un incontro al Prefetto di Trapani per rappresentargli la nostra proposta direttamente”.
Ma Francesco Bongiorno, del movimento “Andare Oltre” non ci sta. E rivendica la paternità di quest’ultima idea: “È molto inquietante la superficialità con cui un partito ‘strutturato’ possa mentire sapendo di farlo. Questa proposta la fece il sottoscritto già nel 2013, quando il Pd amministrava Castelvetrano, a quei tempi non c’era spazio per le proposte serie”.
Bongiorno, riporta quindi il comunicato stampa di allora, dove si riferisce “in particolare alla piattaforma di stoccaggio, modernamente attrezzata, di prodotti agroalimentari freschi e alla centrale di stoccaggio di olio di oliva, la prima in via Partanna (CEDI, ndr) e la seconda in via Tagliata. Entrambe le strutture purtroppo oggi sono chiuse e quindi improduttive. E da queste due strutture, momento e spazio d’incontro e cooperazione dei produttori locali, che deve essere avviato il progetto.”
Monica Di Bella, sul caso ha risposto che “Non è mio uso, da segretario del PD, polemizzare con altri esponenti politici a distanza. Non sono affascinata dallo scontro personale o dallo scoop giornalistico – ha affermato - Abbiamo proposto un mercato del fresco. Non so se la proposta sia la stessa (e francamente penso di no), ma mi chiedo cosa di concreto (a parte occupare le pagine dei giornali o di Facebook) Bongiorno abbia realizzato per sostenere e realizzare la sua proposta dal 2013 ad oggi. Nulla mi pare. I locali sono ancora lì chiusi ed inutilizzati. Noi abbiamo chiesto alla Commissione, nell'incontro avuto nel mese di aprile, di interessare il Prefetto della questione ed oggi il Prefetto vuole incontrarci per meglio definire i passaggi amministrativi, considerato che il bene è dell'Agenzia dei beni confiscati e, quindi, il primo passaggio è quello di assegnarlo al Comune di Castelvetrano. Questo è tutto. Da chi si riempie la bocca di avere a cuore la Città ci aspetteremmo un plauso, ma naturalmente la polemica politica è più importante del bene collettivo”.
Egidio Morici