Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/07/2018 08:14:00

Le 13 domande di Fiammetta Borsellino: "Troppi depistaggi sulla morte di mio padre"

"Sono passati 26 anni dalla morte di mio padre, Paolo Borsellino, ucciso a Palermo insieme ai poliziotti della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina. E, ancora, aspettiamo delle risposte da uomini delle istituzioni e non solo. Ci sono domande - le domande che io e miei fratelli Manfredi e Lucia non smetteremo di ripetere - che non possono essere rimosse dall'indifferenza o da colpevoli disattenzioni". Comincia con queste parole un lungo intervento di Fiammetta Borsellino oggi su La Repubblica, che chiede la verità sulla morte di suo padre Paolo e sulla strage di Via D'Amelio. 

Fiammetta Borsellino, figlia del giudice ucciso 26 anni fa in via D'Amelio, sarà ascoltata oggi dalla Commissione regionale antimafia siciliana prevista. Una data non casuale, alla vigilia dell'anniversario della strage di via D'Amelio. "Ci sono le motivazioni della sentenza del processo Borsellino quater che ci dicono come intorno a questa vicenda c'è stato un furto di verità perpetrato per 25 anni e che tutto questo è avvenuto in Sicilia, teatro di collusioni finalizzate a far sì che la verità si allontanasse", ha detto nei giorni scorsi Claudio Fava, Presidente della Commissione antimafia all'Ars che ha fortemente voluto l'audizione.

Proprio oggi su "Repubblica", la figlia del magistrato ucciso in una lettera aperta alle autorità rivolge tredici domande sui depistaggi, sul falso pentito Scarantino, sui provvedimenti che non furono presi per la sicurezza del padre, sulle ombre dell'inchiesta sulla strage di via D'Amelio, sull'agenda scomparsa.


Nei prossimi giorni potrebbero essere sentiti anche gli altri due figli, Manfredi e Lucia Borsellino. Inoltre, verranno sentiti anche i magistrati che negli anni si sono occupati del processo sulla strage di via D'Amelio. Allora in servizio all'ufficio inquirente c'erano Anna Palma, Nino Di Matteo e Carmelo Petralia. Il capo dei pm Giovanni Tinebra è morto.