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28/07/2018 07:24:00

Sicilia, "Sistema Montante". Tutti gli indagati, le accuse a Schifani

 L'ex presidente del Senato Renato Schifani (Fi), coinvolto nell'inchiesta sul cosiddetto «Sistema Montante» dovrà rispondere anche di concorso esterno in associazione a delinquere.È la nuova accusa che gli viene mossa dalla Procura di Caltanissetta. Schifani era accusato solo di favoreggiamento e rivelazione di notizie riservate. Montante, tramite la complicità di poliziotti, ufficiali dell'arma, 007 ed esponenti politici, secondo l'accusa, avrebbe tentato di ottenere notizie riservate sull'inchiesta aperta dalla procura di Caltanissetta che lo indagava per concorso esterno in associazione mafiosa. 

Oltre a Montante e Schifani, l'inchiesta coinvolge l'imprenditore Massimo Romano, gli esponenti delle forze dell'ordine Gianfranco Ardizzone, ex capo centro Dia, Ettore Orfanello, ufficiale della guardia di finanza, Mario Sanfilippo, che era in servizio alla polizia tributaria, Giuseppe D'Agata, ufficiale dell'Arma, i poliziotti Diego Di Simone, Marco De Angelis e Salvatore Graceffa, Arturo Esposito, ex comandante della Legione carabinieri Sicilia, Andrea Grassi, dello Sco, Andrea Cavacece, ex capo reparto dell'Aisi e il docente universitario Angelo Cuva. Per favoreggiamento sono indagati Vincenzo Mistretta, Carmela Giardina, Rosetta Cangialosi, Salvatore Cali', Andrea Cali', Salvatore Mauro, Carlo La Rotonda, Letterio Romeo, Maurizio Bernava e Alessandro Ferrara, accusato di aver favorito Montante mentendo agli inquirenti.

"Sono sorpreso e allibito perché mi si contesta di avere favorito una persona con cui notoriamente non ho mai avuto rapporti di amicizia e frequentazione - così replica Schifani -. Quando avrò cognizione delle indagini che sino ad oggi sono a me ignote, mi difenderò nelle opportune sedi della Giustizia nella quale nutro sempre fiducia".