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31/07/2018 09:00:00

Rifiuti, comuni siciliani sotto esame. Immondizia all'estero e rischio commissariamento

Oggi è il giorno della verità per molti comuni siciliani. Su trecentonovanta sono centro circa che dovranno dimostrare di aver raggiunto almeno il 30% di differenziata. Se non sarà così saranno costretti a portare i loro rifiuti all'estero ad un prezzo che si aggira attorno ai 200 euro a tonnellata, fatto che causerà l'aumento della TARI e di conseguenza un esborso in più per i cittadini. Nella black list della Regione tanti Comuni che rischiano di essere commissariati. La Regione, infatti, potrà dichiarare decaduti i sindaci dal primo ottobre anche se su questo si attende la decisione del Tar fissata al 13 agosto.

Tra i comuni a rischio ci sono Palermo, Messina, Catania, Trapani ma anche Licata, Barcellona ecc. L'elenco ufficiale sarà ufficiale domani.  Dal primo agosto entreranno in vigore misure del tutto nuove.  L’assessorato chiederà a tutti i sindaci dei Comuni che non hanno raggiunto il 30% di giustificare il motivo del flop. Se i sindaci dimostreranno di aver messo in campo misure nuove per aumentare la differenziata e mostrare un trend di crescita che lasci prevedere il raggiungimento del 30% entro ottobre, eviteranno  le sanzioni.

Per quanto riguarda  il trasporto dei rifiuti all'estero la Regione ha individuato la Tech Service di Floridia, la Pa Service di Bolzano, la Sicula Trasporti di Lentini e la D’Angelo di Alcamo, ma molti sindaci non sarebbero concordi. Per il respondabile del dipartimento rifiuti della Regione Salvo Cocina, va bene, i sindaci possono affidarsi anche ad altre ditte purchè dimostrino di avere un contratto che garantisca che l'immondizia non in eccesso non rimanga in strada e non venga conferita nelle discariche già piene. Tra l'altro Cocina fa sapere che anche la discarica di Lentini, la più importante della Sicilia, ha comunicato che si esaurirà a settembre. E per questo motivo si è presa la decisione di dirottare ad Alcamo i rifiuti di alcuni Comuni agrigentini.  Da ottobre i rifiuti che avranno accesso in discarica saranno il 30% in meno rispetto a oggi: il resto dovrà andare fuori dalla Sicilia.