Giornata di tensione ieri a Trapani sul fronte della cessione della società granata. L'imprenditore Francesco Agnello, indesiderato dai tifosi, ha inviato dal notaio Serio i suoi consulenti e collaboratori, per perfezionare l'acquisto della società del Trapani Calcio, a seguito del preliminare firmato con i Morace, che gli hanno promesso il 50% di quote della società.
Il club granata era rappresentato da Carlo Morace (nipote del comandante Vittorio) e dall'amministratore unico Paola Iracani.
Le parti avevano preso appuntamento per risolvere il contratto con cui avevano perfezionato precedentemente la cessione della società, ma l'incontro non è avvenuto
Alcuni tifosi, però, hanno aspettato i collaboratori di Agnello sotto lo studio del Notaio, e gli hanno fisicamente impedito di salire dal professionista. Tutto questo intorno alle 16. Gli emissari di Agnello non hanno potuto fare altro che andare via. La situazione adesso si fa ancora più ingarbugliata, perchè Agnello vuole il Trapani, dice di avere le carte in regola, ma i Morace hanno fatto un passo indietro e non vogliono cedere più la società. Si va verso una conferma della proprietà del Trapani, che rimarrà per il 50 della Liberty Lines e per l’altro 50 di Vittorio Morace.
Entro oggi la società ha degli adempimenti da compiere in Lega, ad inziare dalla comunicazione dello staff tecnico e sanitario, al fine di non incorrere in sanzioni.