I posti letto dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano saranno 116 e non 120 come erroneamente avevamo scritto in precedenza.
Il malinteso è nato dalla notizia della specifica presenza della “Rianimazione” tra le unità operative del nosocomio belicino, nel piano di riordino della rete ospedaliera siciliana. Notizia che, in buona fede, ci era stata confermata dal sindaco di Partanna, Nicola Catania, che inviandoci quel documento con un’aggiunta a penna, ci aveva assicurato con assoluta certezza (e con legittimo e condivisibile entusiasmo) che quello della Rianimazione era stato confermato tra i servizi dell’ospedale. E che non era stato ancora inserito soltanto per un mero errore materiale.
La cosa ci era stata confermata anche da altre fonti, che attribuivano al servizio 4 posti letto.
Da fonti ufficiali abbiamo invece appurato che i posti letto rimangono 116 (nella bozza dell’assessore Ruggero Razza, inizialmente erano invece 86) e le unità confermate sono: pediatria con 6 posti letto, Ematologia con 4 posti letto, Ostetricia con 8 posti letto, Neonatologia con 2 posti letto, Riabilitazione con 12 posti letto. E Chirurgia che diventa Unità Operativa Semplice Dipartimentale.
L’equivoco però sta proprio nel termine “Rianimazione” che, in realtà, non definisce un’unità operativa specifica. Tant’è che nell’elenco delle unità dell’intera rete ospedaliera relativa a tutte le provincie siciliane questo termine non esiste, dal momento che spesso viene associato implicitamente ad altri servizi (per esempio, Anestesia). Un po’ come succede per ostetricia e ginecologia.
Crediamo che questo potrebbe essere stato uno dei motivi che ci ha portato a fornire un’informazione non corretta. E ci scusiamo con i lettori per aver fatto anche noi confusione, rimanendo come sempre disponibili ad eventuali repliche o contributi sulla delicata posizione dell’ospedale di Castelvetrano, in questo travagliato riordino della rete ospedaliera che, seppure oggetto di modifiche, non potrà certo accontentare tutti.
Egidio Morici