C'è un nuvo latitante nella mafia trapanese: è Vito Bigione, 66 anni, di Mazara del Vallo. Da un mese le forze dell'ordine lo cercano invano dopo una condanna definitiva. Specializzato nel traffico di sostanze stupefacenti, tramite i suoi pescherecci, di Bigione ci siamo occupati su Tp24.it nel contesto della mafia di Mazara del Vallo (qui l'articolo). In realtà Bigione non è la prima volta che si smarca dall'arresto. Nel 2003 mentra la polizia lo cercava in Italia, si scoprì che faceva una beata vita in Namibia, manager di un ristorante esclusivo della capitale, e tra la Sudafrica e il Namibia un pool di legali di grido si mosse per evitare la sua estradizione. Alla fine, dopo una fuga in Sudamerica, fu arrestato nel 2004. Tornato in libertà, è stato nuovamente condannato, e adesso è irreperibile. Deve scontare 15 anni per mafia e traffico di droga nella condanna a seguito dell'operazione "Igres".
Della vicenda ne parla anche Il Fatto Quotidiano in edicola oggi.
E' accusato di aver organizzato tra il 1992 e il 2000 il trasporto di centinaia di chilogrammi di cocaina da Brasile, Colombia e Namibia all'Italia. Carichi finanziati dalla famiglia mafiosa Agate di Trapani e dalla cosca di Marando di Platì, Reggio Calabria. Proprio per il suo ruolo di mediazione e raccordo tra Cosa Nostra, 'ndrangheta e cartelli colombiani, "il commercialista" era nella lista dei 30 latitanti più ricercati. Chissà adesso in che posizione è...