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10/08/2018 12:10:00

Sequestrati beni per 400 milioni all'ex deputato regionale Giuseppe Acanto

 Sequestrati beni per un valore di circa 400 milioni di euro all'ex deputato regionale siciliano Giuseppe Acanto, 58 anni, ritenuto legato ai vertici della famiglia di Villabate.


Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale su proposta del direttore della Dia, ed arriva al termine di indagini secondo cui Acanto gestiva la contabilità di società riconducibili alla famiglia mafiosa di Villabate.
A dare un forte contributo alle indagini sono state le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Francesco Campanella, ex braccio destro del boss Nino Mandalà, che tra il 2002 e il 2004 ebbe l'incarico di gestire la latitanza del capomafia Bernardo Provenzano.
Secondo gli inquirenti l'ex deputato regionale era già dagli anni novanta socio in affari illeciti con Giovanni Sucato. Un tipo particolare, che dopo aver truffato migliaia di persone, tra cui anche mafiosi, scappò con un bel bottino per poi farsi trovare morto nel 1996 all'interno della sua auto carbonizzata.
Anche Acanto passò un periodo alla macchia. Poi venne perdonato dagli uomini d'onore e si rimise a costituire società per conto della cosca di Villabate. Nel 2001 si candida con la lista Biancofiore, arriva all'Ars grazie alle dimissioni di un parlamentare essendo risultato il primo dei non eletti.