Niente stop ai permessi per nuovi parchi eolici in Sicilia. Il Governo Musumeci ha deciso di non forzare la mano e di rinunciare alla norma che blocca i permessi per eolico e fotovoltaico.
La giunta Musumeci ha abrogato del tutto quell'articolo della finanziaria impugnato dal Consiglio dei ministri perchè ritenuto limitante la libertà di impresa. Prima delle ferie di Ferragosto l'esecutivo lascia aperta la possibilità di rilasciare nuove autorizzazioni per i prossimi 180 giorni. Nessuno stop, nessun blocco, almeno per i prossimi 180 giorni. Non forza la mano il Governo, rinunciando di fatto al ricorso presso la Corte Costituzionale.
Chi vorrà potrà proporre la realizzazione di parchi eolici e fotovoltaici in Sicilia. Molte aziende sono pronte per mettere di nuovo mano ai progetti per realizzare impianti.
Dal dipartimento Energia fanno sapere che si punterà a “tutelare il territorio”. Si aspetta, però, sempre il Pears, il piano che dovrebbe regolamentare la costruzione degli impianti, in particolare indicare in quali zone è possibile realizzarli e in quali no.
C'è tanta confusione in Sicilia sull'energia rinnovabile, soprattutto sull'eolico. Sono pronti da mesi, infatti, 2500 progetti di impianti eolici e fotovoltaici che hanno ottenuto le autorizzazioni e le concessioni dalla Regione nel corso degli anni. C'è da dire che lo stesso Musumeci aveva detto nei mesi scorsi che voleva mettere in cima alle cose da fare una legge che regolamentasse la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici.
Nei giorni scorsi la deputata regionale del M5s Valentina Palmeri aveva evidenziato proprio l'assenza di una mappatura delle aree idonee e non alla realizzazione di impianti eolici.
Palmeri ha sottolineato “il rilascio ‘quasi del tutto indisturbato e privo di tutti i controlli prescritti’ di autorizzazioni per la costruzione degli impianti eolici industriali”. ”Questo provvedimento – dice Palmeri, componente della commissione Ambiente dell’Ars – avrebbe dovuto essere pubblicato due anni fa, ma questo non è avvenuto. In questa Regione rileviamo un pressappochismo totale in materia ambientale e una palese violazione delle norme, ovvero, dei controlli amministrativi, e ci chiediamo come si possa, in assenza della mappatura procedere al rilascio delle autorizzazioni senza considerare che questi impianti potrebbero ricadere in aree inidonee con effetti irreversibili sul paesaggio, sui sistemi naturali e sull’ambiente”.