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01/09/2018 14:00:00

Il Comitato Civico Orgoglio Castelvetranese organizza un'assemblea pubblica per l'ospedale

Il Comitato civico Orgoglio Castelvetranese, in continuità con il lavoro portato avanti nelle ultime settimane, ha indetto per lunedì 3 Settembre, a partire dalle ore 18:00, presso i locali del “Circolo della Gioventù” siti nel Sistema delle Piazze , una riunione assembleare allargata alla presenza di Sindaci e rappresentanti di alcuni Comuni della Valle del Belice, nonché d infermieri e operatori sanitari in forza all’Ospedale di Castelvetrano e medici in quiescenza, ex dipendenti dello stesso Ospedale.

Il motivo della Assemblea sarà quello di illustrare il contenuto di dettagliata documentazione inerente lo stato del nosocomio Vittorio Emanuele II raccolta da fonti certe ed a cura del Comitato nelle ultime settimane. A parere del Comitato tale documentazione sarebbe in grado di dimostrare, a mezzo dei dati oggettivi raccolti, l’assoluta incongruenza del contenuto del recente decreto assessoriale della Regione Siciliana con cui si attuerebbe un drastico declassamento dell’Ospedale di Castelvetrano a vantaggio di altre strutture ospedaliere del territorio trapanese.

Come è noto è stata effettuata, ed è ancora in corso di effettuazione, una capillare raccolta di firme a Castelvetrano e nella Valle del Belìce, che ha prodotto finora la sottoscrizione da parte di circa 6000 persone interessate alla salvaguardia dell’Ospedale ed alla sua intitolazione “Ospedale Valle del Belìce”, azione di cui il Comitato si è fatto promotore.

La riunione, seppur riservata a tecnici ed operatori sanitari, sarà aperta anche al pubblico per tutti coloro che vorranno offrire una manifestazione di solidarietà o partecipare alla raccolta firme. Alla riunione sono stati invitati anche i componenti della Commissione Straordinaria ed a loro sarà fornita copia della documentazione in corso di elaborazione che dovrebbe anche sostenere un ricorso all’AGENAS (l’agenzia nazionale operante per il miglioramento delle prestazioni sanitarie) ed una opportuna segnalazione al Ministero della Salute. 

Lettera al presidente della Repubblica del MOVIMENTO "Insieme si può" - Il movimento politico “ Insieme si può “, nella continuità della sua azione politica, nel rispetto dei ruoli e dei rapporti Istituzionali , facendosi tramite e voce dei cittadini di Castelvetran , Vi invia questa lettera aperta, per richiamare la Vostra Attenzione su quanto previsto dal nuovo Piano Sanitario Regionale ed in particolare sul declassamento e ridimensionamento dell’Ospedale “ Vittorio Emanuele “ di Castelvetrano (TP) , al servizio da molti anni , di un territorio molto esteso che comprende tutti i comuni della Valle del Belice (tristemente noti per il terremoto del 1968 ) quali Castelvetrano , Partanna , Campobello di Mazara, Salemi, Vita, Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, ed alcuni della provincia di Agrigento quali Montevago , Santa Margherita Belice, Menfi, nonché tutte le frazioni e le località turistiche di Marinella di Selinunte , Triscina , Trefontane , Torretta Granitola e Porto Palo, con una popolazione stimata che supera i 100.000 abitanti senza contare l’incremento turistico e dei vacanzieri che affollano le nostre spiagge nel periodo estivo .
Come Movimento politico “Insieme si può “ , già dal mese di maggio 2018 , per primi avevamo lanciato un allarme pubblico preoccupati sulla sorte dell’OSPEDALE di CASTELVETRANO , e benché fossimo stati pubblicamente smentiti in diverse occasioni dai vertici dell’ASP di Trapani ,a metà estate abbiamo appurato che in una prima bozza , approvata dalla Giunta del Presidente Musumeci , il nostro Ospedale di Castelvetrano , unico caso in tutta la Sicilia , perdeva circa 44 posti letto e quasi tutti i Reparti , passando da 130 posti letto attuali a circa 84 nel nuovo Piano Sanitario , con una penalizzazione effettuata semplicemente con un colpo di penna “politica” , senza ne motivazioni specifiche ne giustificazioni di sorta , senza conoscere il nostro territorio , decretando la quasi chiusura di un intero Ospedale e di fatto togliendo il diritto alla salute ad un’ intera popolazione , forse vittima sacrificale , perché non rappresentata politicamente da nessun deputato eletto all’Assemblea Regionale Siciliana .
Successivamente , dopo una mobilizzazione generale di molti cittadini e di tutti i Sindaci della Valle del Belice e l’intervento nella VI Commissione Salute all’ARS , della Presidente on. Margherita La Rocca Ruvolo si è riusciti ad avere una successiva modifica ed integrazione nel numero dei posti letto e dei reparti che rimanevano attivi , ma di fatto la nuova riformulazione che riporta a 116 il numero dei posti letto , non consente al nostro Ospedale di rimanere nelle sue attuali funzioni , perché a fine anno verrebbe ulteriormente declassato perché in questo caso , non raggiungerebbe la soglia minima di 120 posti letto prevista dal Decreto Balduzzi .
Nella nuova rivisitazione del Nuovo Piano Sanitario Regionale ,fatta nella VI Commissione regionale dell’ARS , non si comprende , per esempio del perché viene prevista la chiusura del Reparto di Rianimazione , fiore all’occhiello del nostro Ospedale che oggi con i 6 posti che ha a disposizione (mentre ne utilizza per decreto assessoriale solo 4 ) consentirebbe di raggiungere e superare i fatidici 120 posti letto e soprattutto da cittadini non riusciamo a comprendere come è possibile chiudere un Reparto di Rianimazione ( in tutta la provincia di Trapani ne esistono solo tre Reparti ,Trapani , Marsala e Castelvetrano ,con pochissimi posti letto sproporzionati ad una popolazione stimata in 433.826 abitanti ) che è stato ristrutturato da pochi anni , con una spesa pubblica importante , costato diversi milioni di euro e che verrebbe spostato nel nuovo Ospedale di Mazara del Vallo , dove non esistono attualmente locali idonei a recepire il trasferimento e dove dovrebbero essere spesi altri milioni di euro per attrezzarlo ed adeguarlo alla rigide normative tecniche e sanitarie che un Reparto di Rianimazione deve avere . Ma chi paga tutti queste spese inutili che si potrebbero confutare come probabili danni erariali ? . Dove sta la spending review , portata avanti dal Governo Musumeci , se poi si buttano via milioni e milioni di euro per spostare inutilmente un reparto di 25 km di distanza , a chi si sta politicamente accontentando ?. Oggi non ci sono giustificazione , ne tecniche ne logiche , ma solo numeriche che purtroppo se attuate dal nuovo Piano Sanitario affosserebbero solo l’intero Ospedale di Castelvetrano , con il solo intento di riempire Ospedali vuoti come quello di Mazara del Vallo dove sono stati appena spesi 40 milioni di euro per la sua ristrutturazione o per giustificare altri 22 milioni di euro che sono pronti per la costruzione del nuovo Ospedale di Alcamo e che in seguito dovrà pur sempre essere riempito con nuovi reparti e servizi .
A noi cittadini , questa scelta politica in particolare sembra fatta e mirata di proposito per non consentire al nostro Ospedale di rimanere in linea con le nuove direttive nazionali , previste dal Decreto Balduzzi .
Quindi attualmente la proposta approvata dalla VI Commissione Salute dell’ARS , anche se è cambiata , rispetto alla prima presentazione del Piano sanitario , non soddisfa le esigenze e non tutela il diritto alla salute di tutti i cittadini della Valle del Belice , che hanno come punto di riferimento il nostro Ospedale cittadino .
Inoltre non si riesce a capire , come mai molti Reparti attualmente operativi e funzionali , dovrebbero essere declassati , perdere il primariato e diventare strutture semplici , costringendo gli utenti a spostamenti kilometrici , per avere la giusta assistenza sanitaria ,quando l’intero comprensorio della Valle del Belice è più grande e più popolato di una città metropolitana .
Nel nuovo Piano sanitario rivisitato , adesso spunta fuori che il Reparto di U.O. Chirurgia Generale , pur mantenendo gli attuali 14 posti letto , viene declassato a UOSD , senza tener conto degli attuali dati e prestazioni sanitarie assicurate a tutto il territorio , passando inspiegabilmente e di fatto da Unità Operativa Complessa , che ha dato riscontri di eccellenza , ad Unità Operativa Semplice Dipartimentale , un’ingiustizia che potrebbe essere smontata , confrontando i dati in possesso dell’ASP di Trapani , dove si riscontrano cifre impressionanti di cui l’intera ASP e l’Assessorato Regionale alla Sanità , non hanno tenuto conto .
I dati specifici, dimostrano che solo nel Reparto di Chirurgia Generale sono state effettuate 9.568 prestazioni sanitarie esclusivamente nell’anno 2017 , tutto questo dimostra la mole di utenza e di pazienti che si rivolgono al servizio pubblico e la richiesta di assistenza sanitaria che gira in solo Reparto , se a questo aggiungiamo i circa 600 parti/nascite che si sono registrati nel punto nascita dell’Ospedale di Castelvetrano e i dati di tutti gli altri Reparti , in cui si registrano come nel caso del Pronto Soccorso con migliaia e migliaia di prestazioni effettuate , verrebbe da considerare che le ultime scelte politiche effettuate sono sbagliate , e fatte con criteri distanti dalle realtà sia geografiche sia in termini di prestazioni elargite ed assicurate e di budget raggiunti , che hanno permesso di far entrare nelle casse pubbliche milioni di euro generati dai ticket sanitari pagati dai pazienti . Di contro , si continua ad assistere a sperperi di denaro pubblico e di tempo , che non sono più giustificabili , per esempio non si capisce la motivazione logica per cui il Laboratorio di Analisi dell’Ospedale di Castelvetrano , perfettamente efficiente e funzionante , pur avendo i macchinari a disposizione ( a cui non vengono più forniti i reattivi per le analisi ) , deve inviare i sieri a 45 km di distanza presso l’Ospedale di Marsala , (venendo meno l’efficacia e l’efficienza dei risultati ) per fare delle analisi cliniche , con enormi spese di trasporto e di personale , quando per anni sono state fatte in sede con il personale e le attrezzature attualmente presenti e funzionanti .
Da sempre ed in particolar modo in questi ultimi anni , tutta l’attenzione dell’ASP di Trapani , è stata indirizzata verso l’Ospedale di Trapani e Marsala , che pur essendo vicini , hanno da sempre concentrato nei loro Ospedali tutte le specializzazioni mediche , comprese le 2 banche del sangue dei Centri Trasfusionali ed anzi con il nuovo Piano Sanitario Regionale , la ripartizione medica sembra essere ancora più accentrata solo in quelle zone , forse ben più rappresentate politicamente della Valle del Belice .
Non riusciamo a capire , come sarà possibile , costituire nel nuovo Piano Sanitario Regionale , tre Ospedali DEA di 1 livello (Trapani-Marsala- Mazara del Vallo ) tutti vicini e distanti tra di loro 20 km e lasciare sguarnita metà provincia , considerando tutta l’area provinciale estesa in circa 2,460 km quadrati , quali sono stati i criteri di scelta territoriali proporzionati alle distanze , alla conformazione geografica ed orografica dell’intera Valle del Belice , rispetto all’intera provincia di Trapani , per determinare questo assurdo nuovo Piano Sanitario Regionale ? . Come fa il Presidente Musumeci , ad avallare questo squilibrio di prestazioni ed assistenza medica fra il popolo siciliano , senza tener conto della storia passata , del dramma che abbiamo subito durante il terremoto del 68 e di tutti i miliardi spesi per la ricostruzione e soprattutto per la costruzione di questo Nostro Ospedale , che si trova in perfetta efficienza , in una posizione strategica , al centro della Valle del Belice , facilmente raggiungibile con strade ed autostrade , dotato di parcheggio ed pista per atterraggio di elicotteri sia diurna che notturna ,in una struttura imponente con una capienza tale di poter incrementare ed ospitare altri Reparti o altre Unità Operative Complesse o presidi diversi come centri riabilitativi o di lungodegenza , perché una volontà politica , distante dal popolo e dalle sue esigenze , deve sconvolgere ed scomporre in tanti pezzi un importante presidio sanitario come quello rappresentato dall’Ospedale di Castelvetrano , per interessi politici o di partito che non c’entrano nulla con l’aspetto sanitario ed assistenziale . Non possiamo accettare che la sanità pubblica continui ad essere , come lo è stato sempre nel passato , terreno fertile per campagne elettorali o serbatoio di voti per deputati con intereressi campanilistici ed assistere ogni 5 anni a stravolgimenti territoriali fatti da personaggi politici quasi sempre gli stessi che si riciclano ad ogni cambio di Governatore o al rinnovo elettorale , bisogna mettere fuori la politica e gli interessi delle carriere manageriali dalla sanità e dagli ospedali , proprio per la delicatezza degli incarichi e per l’enorme responsabilità sulla vita delle persone che si assume chi opera nel mondo sanitario .
Con questa lettera aperta , chiediamo un coinvolgimento diretto del nostro Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella ,(anche se è già stato messo a conoscenza dell’intera problematica ed ha già assicurato un Suo personale interessamento ) che ci rappresenta e ci deve garantire il nostro diritto di cittadini italiani ad essere assistiti e curati nel territorio in cui viviamo garantito dall’art.32 della Costituzione “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività …”.
Presidente , anche noi , chiediamo a gran voce un Suo interessamento in difesa del nostro martoriato territorio “ Belicino “ , afflitto da tanti problemi , ma da Noi fortemente amato , che Lei stesso , ha avuto modo di abbracciare calorosamente e di sentire il suo affetto nella Sua recente visita a Partanna .
Ci rivolgiamo , al Ministro della Salute on. Giulia Grillo , perché valuti , prima di approvare, questo nuovo Piano Sanitario Regionale Siciliano , nella sua interezza e complessità , anche di tener conto delle sue specifiche particolarità , nelle esigenze territoriali e strutturali , dove la storia e l’anima di un intero popolo , rappresentato da 100.000 persone , non possono essere cancellate da un colpo di penna “ politica “ , senza valutarne le conseguenze ed i disagi che si arrecherebbero a molti cittadini che avevano smesso di fare i famosi “viaggi della speranza “ per farsi curare fuori regione e che adesso e negli ultimi anni avevano trovato nei nostri Ospedali le eccellenze che prima cercavano fuori .
Le chiediamo inoltre di mandare degli ispettori o dei funzionari incaricati, per valutare direttamente sul posto , dentro gli Ospedali e sul territorio , la funzionalità delle strutture che si vogliono chiudere , le autorizzazioni e l’efficienza di quelle che si vogliono trasferire e di quelle appena ristrutturate , le distanze che i presidi sanitari devono avere per essere DEA di 1 livello , i costi che il popolo siciliano sosterrà per l’intera operazione , oltre alla tutela del nostro diritto alla salute.
Al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci , chiediamo al più presto un incontro pubblico ,nella nostra Valle del Belice , che l’ha sostenuta e ha creduto fortemente nella Sua persona e nella Sua azione di rilancio del popolo siciliano e che oggi si trova delusa dalle scelte meramente politiche del suo Governo , che pur di accontentare altre esigenze , sta sacrificando il nostro Ospedale ed inoltre si stanno prospettando con il nuovo Piano Sanitario Regionale probabili danni erariali e spese non giustificate , per trasferimenti e chiusure di Reparti importanti e perfettamente funzionanti di cui la Corte dei Conti dovrà tenere sicuramente conto , soldi pubblici che si potrebbero spendere in modo diverso , attuando e potenziando altri servizi sanitari .
Caro Presidente , mandi il suo Assessore alla Salute , in giro per la nostra provincia , lo convinca a venire a conoscere il nostro territorio , a visitare gli Ospedali dell’intera provincia di Trapani e a fare le opportune verifiche sul campo , prima di decretare trasferimenti e declassamenti , vada a vedere gli standard qualitativi e gli obiettivi e i budget raggiunti da tutti i Reparti dell’Ospedale della “ Valle del Belice “ , sito in Castelvetrano , valuti le distanze ed i collegamenti dei vari comuni interessati , parli con i sindaci e con tutti i medici e gli operatori sanitari dei vari Ospedali , interpelli i sindacati e le associazioni di categoria , si faccia un’idea personale della realtà , che non coincide sicuramente ne con la politica ne con quella che qualcuno le ha rappresentato . Capiamo benissimo , la Sua voglia di fare e di lasciare un segno del suo passaggio politico , ma non ci faccia rimpiangere il passato e ci proietti verso una nuova Sicilia , che considerando queste premesse , non sarà di certo bellissima , ma speriamo nemmeno “ Buttanissima Sicilia . Dall’Autonomia a Crocetta , tutta una rovina “ come il famoso libro di Pierangelo Buttafuoco .
Fiduciosi di un vostro interessamento e di un chiarimento politico e sociale , anche se abbiamo volutamente evitato di parlare nello specifico di partiti di governo o di opposizione , interessando esclusivamente le funzioni di garanzia rappresentate dal Presidente della Repubblica e di Governo , rappresentate dal Ministro della Salute , competente per l’approvazione del Piano Sanitario Regionale e dal Presidente della Regione Siciliana , quale proponente del Piano , sappiamo benissimo che tutto si può ancora modificare e che ci sono larghi margini di dialogo e di confronto e come è stato modificato in Commissione regionale dopo la prima presentazione , può essere ancora modificato e migliorato prima di essere approvato definitivamente , sempre nell’interesse comune e per la salvaguardia della salute del nostro popolo . In attesa di un Vostro riscontro , rimaniamo in attesa di ulteriori confronti.
Porgiamo distinti saluti .

Il  MOVIMENTO “INSIEME SI PUO’ “ Ninni Vaccara