Parla di “mobbing di Stato” commentando la revoca della sua scorta disposta dall'Ucis. Il colonnello Sergio De Caprio, meglio noto come Capitano Ultimo, protesta anche sui social dopo la decisione presa dall'Ufficio per la sicurezza personale. Ultimo ha all'attivo l'arresto di Totò Riina, il capo dei capi, preso a Palermo nel gennaio 1993 dopo un quarto di secolo di latitanza.
Se Caprio fino ad oggi ha avuto una protezione di quarto livello, il più basso, che prevede un'auto non blindata e una persona di scorta.
La scorta gli viene tolta a partire da oggi, 3 settembre, giorno in cui ricorre l'anniversario dell'omicidio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. E proprio la figlia Rita ha reso nota nei giorni scorsi la decisione sulla revoca della scorta. Ultimo si è sfogato sui social. “I peggiori sono sempre quelli che rimangono alla finestra a guardare come andrà a finire. Sempre tutti uniti contro la mafia di Riina e Bagarella. No abbandono No omertà No mobbing di Stato”.