Dopo quella sui vaccini, un'altra marcia indietro del governo. Conte, Salvini, Di Maio e Tria si sono incontrati a Palazzo Chigi per discutere della Manovra d’autunno.
Alla fine del vertice tutti attenti a rassicurare i mercati: «Nessuno vuole sfasciare i conti o distruggere l’Europa» (Di Maio); «Ok al reddito di cittadinanza in manovra e al rispetto e dei vincoli Ue» (Salvini).
Per finanziare la manovra il governo conta di fare più deficit, portando l’obiettivo da un tendenziale dell’1% a poco oltre il 2%, guadagnando un margine di 15-16 miliardi. Intanto lo spread è sceso a 256 punti (era a 290 a inizio settimana).
Rimandata la sentenza sui fondi della Lega
Il Tribunale del Riesame di Genova ha rimandato forse a oggi la decisione sul sequestro dei 49 milioni di euro di contributi pubblici che la Lega ha ricevuto indebitamente durante il periodo Bossi-Belsito, e che ora la Procura vorrebbe farsi restituire dal partito finito in mano a Salvini.
Il derby di Roma fa spostare la manifestazione Pd
Il Pd ha dovuto spostare la manifestazione contro il governo che aveva indetto per sabato 29 settembre in Piazza del Popolo a Roma. Motivo: quel giorno alle 15 si gioca il derby Roma-Lazio.
Nuova gaffe di Di Maio. Ecco il commento di Mattia Feltri su La Stampa:
Ieri Luigi Di Maio ha detto che l’essere umano è costituito per il novanta per cento di acqua. Ci siamo fatti la risatina quotidiana? Ottimo, per oggi basta governo però. È arrivato il momento di vedere come siamo messi in quanto a opposizione. Partiamo dal Pd. Il reggente Maurizio Martina ha indetto una manifestazione a Roma il 29 settembre alle 18, giorno e ora del derby, per cui non ci saranno leghisti, grillini, romanisti e laziali; restiamo io e mia zia ma forse andiamo al cinema. Nel frattempo si vagliano le candidature per la nuova segreteria: il bambino di Viterbo che ha fatto pollice verso a Salvini; Ivano di Rocca di Papa («dopo la navigata i migranti se devono sorbi’ pure i fascisti»); Anna Ascani, che però nega. Come si vede, tre candidature di uguale durata e consistenza. Bene, passiamo alla sinistra-sinistra, cioè Leu. Bersani ha detto che non c’è il fascismo sennò i treni arriverebbero in orario, deduzione davvero brillante, e Boldrini ha detto che invece il fascismo c’è e per batterlo serve una Lista Unica Europea. Insomma propone di passare da Leu a Lue (riprende quota la manifestazione del Pd, intanto spostata al giorno dopo). Ecco, meno male che ci resta Berlusconi con la sua rivoluzione liberale. Ricordate? La grande promessa quando era capo del centrodestra e presidente del Milan? Pare voglia fare il socio di minoranza di Salvini e comprare il Monza, da che si evince che per il momento la rivoluzione liberale sarà limitata a Carate Brianza. Com’era quella cosa di Di Maio? Che l’essere umano è costituito per il novanta per cento di acqua? Forse non ha tutti i torti. Mattia Feltri