Sembra il ballo del qua qua quello del Governo italiano sulle vaccinazioni. Una inversione ad U nelle ultime ore, i bambini che non sono immunizzati non possono accedere in classe insieme agli altri compagni. L'emendamento è a firma dei Cinque Stelle che evidentemente hanno compreso che la Scienza non può essere diffidata da chi non ha competenza nel merito.
Paola Taverna, senatrice grillina, viene messa all'angolo dalla disciplina organica e razionale. Impossibile trattare le vaccinazioni senza buon senso e con ignoranza, chi va al nido e alla materna non entra senza vaccini. Ma è caos nei centri per le vaccinazioni, le attese sono infinite, gli ambulatori diventano una gabbia dove i genitori sono costretti a lunghe code, con prole appresso.
Da Palermo a Marsala, così in tutta la Sicilia, la situazione è uguale. Si arriva prestissimo la mattina, intorno alle 6, ci si scrive in una lista e poi all'apertura degli uffici vengono smistati i numeretti. I centri di vaccinazione non garantiscono nemmeno che i bimbi possano essere vaccinati nell'arco della mattinata. Altro turno, altra giornata e bambini come fagotti.
A Marsala il centro vaccini si trova in via Pascasino, è caos ogni giorno. Mamme e papà in fila, bambini che piangono e ore di attesa.
Raccogliamo la lamentela di una utente, mamma di una bimba di un anno: “Si arriva la mattina presto, alle sei, e questo per chi ha bimbi piccoli è già un problema serio. Ci si iscrive in una lista e quando alle 8.30 l'ambulatorio apre smistano i numeretti”. Qualche genitore rinuncia, decide di tornare un altro giorno. E così inizia la spola tra casa e centro di igiene pubblica, come se vaccinare fosse una cortesia resa personalmente.
I locali, peraltro, sono molto fatiscenti e lasciati all'incuria. Eppure da quegli uffici ogni giorno passano tanti utenti, sembra un luogo abbandonato a se stesso. Le lagnanze sono tante, genitori che vanno e vengono dall'ambulatorio della via Pascasino per un vaccino, per garantire la salute al proprio figlio.
Abbiamo parlato con il responsabile dell'ufficio di igiene pubblica, il dottore Benedetto Di Dia. Nessuna situazione di allarme o ingestibile, dice il dirigente, si tratta di numeri di vaccini che si possono fare giornalmente: 40 la mattina e 20 il pomeriggio, quando si fa il rientro. Molto dipende dal personale in organico, se c'è una sola infermiera allora si potranno fare massimo 25 vaccini di mattina. Due sono le sale vaccinali con due infermiere e due medici.
Di Dia dice che oltre quel numero non si può andare: “Abbiamo l'obbligo e lo scrupolo di garantire la salute pubblica, si tratta di vaccini mica di caramelle che vengono date ai bambini”. Non si tratta unicamente di vaccinare i bambini ma di effettuare altri adempimenti, dalla registrazione cartacea a quella informatica. C'entra poco anche la carenza di personale, sottolinea il medico: “Nonostante tutto riescono a garantire le prestazioni in un clima spesso di aggressione verbale da parte del cittadino”.
Come si evitano le code e le lunghe ore di attesa? Di Dia rassicura l'utenza:"Chiunque arrivi a prendere il numeretto, entro i primi 40, può restare per far vaccinare il proprio figlio, gli altri se ne possono andare perchè non possiamo garantire le prestazioni oltre quel numero”.
Il responsabile sottolinea anche come nell'ultima settimana, in coincidenza con l'aprirsi della scuola, l'afflusso è raddoppiato: “Bastava venire durante l'estate”.
Nessun allarme per Di Dia che indica come tutte le operazioni verranno svolte nel rispetto della salute pubblica, i vaccini verranno garantiti e invita i genitori a non portare i bimbi alle 6 del mattino, non è necessario. Nel frattempo la Regione indica il quadro entro cui muoversi per tutti gli adempimenti dei vaccini, prima che l'anno scolastico abbia inizio.
Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute, ha emesso un provvedimento con cui stabilisce che tutte le aziende sanitarie dovranno fornire agli istituti i dati relativi ai vaccini effettuati degli alunni. Obbligo per i genitori di presentare la documentazione relativa alla vaccinazione effettuata per i bimbi che frequentano la scuola materna.
Con la circolare emessa si potenzierà anche il personale degli ambulatori dove i vaccini vengono effettuati, già a partire dalla data di emissione dell'atto. Qualora ci fossero ancora carenze nella gestione Razza autorizza le ASP a utilizzare risorse economiche per istituire rapporti di lavoro temporanei, cinque i giorni di tempo per predisporre un piano attuativo aziendale.