Ripartono domani i lavori della commissione contro la mafia e la corruzione dell’Assemblea regionale siciliana. Tra le prime audizioni quella dell’avvocato di Vincenzo Scarantino e dei direttori generali dell’assessorato Attività produttive che si sono susseguiti dal 2012 a oggi. Continueranno, quindi, le audizioni sul cosiddetto ‘sistema Montante’, in particolar modo sulla parte più politica. Entra nel vivo anche l’istruttoria che riguarda il depistaggio sulla strage di via d’Amelio, come programmato dopo l’audizione di Fiammetta Borsellino lo scorso 18 luglio. Inoltre, la commissione sarà chiamata a lavorare su altri dossier di particolare importanza e rilevanza: il codice etico regionale, l’ingerenza della criminalità nel settore agricolo e dei mercati ortofrutticoli, le minacce agli amministratori locali.
Come già avvenuto in questo primo periodo di attività dopo la costituzione della commissione, proseguiranno le visite istituzionali nelle province siciliane. “Sarà un lavoro intenso quello che attende la commissione nei prossimi mesi – dice il presidente Claudio Fava – con un calendario fitto e impegnativo che testimonia come la commissione intende interpretare il proprio ruolo in maniera attiva e fattiva”. Domani alle 14 è prevista l’audizione di Rosolino Greco, dirigente generale dipartimento regionale Attività produttive, mentre alle 15 toccherà a Francesco Nicosia, già dirigente generale dipartimento Attività produttive. Il 12 settembre alle 14 è in programma, invece, l’audizione di Vincenzo Falgares, già dirigente generale dipartimento Attività produttive, e alle 15 quella di Alessandro Ferrara, già dirigente generale dipartimento regionale Attività produttive. Il 13 settembre, infine, toccherà a Calogero Montante, legale di Vincenzo Scarantino.