Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
17/09/2018 07:20:00

L'agenda politica: vertice di maggioranza per la legge di bilancio

 Vertice di maggioranza con i vicepremier Luigi Di Maio, Matteo Salvini, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria per definire le linee della legge di Bilancio.

La manovra sarà da 28-30 miliardi. Ci saranno le nuove regole per le pensioni e il reddito di cittadinanza. Fuori invece, ma solo per il momento, il taglio delle tasse per le famiglie, rinviato al prossimo anno per dare un segnale più incisivo. Anche se non è ancora il tempo delle decisioni politiche, gli staff economici dei due partiti di maggioranza proseguono nel lavoro di composizione della prossima legge di Bilancio e stanno restringendo il campo per evitare sforamenti dei conti. Fermo restando lo stop all'aumento dell'Iva, per il quale serviranno 12,4 miliardi, e altri 2-3 miliardi per le cosiddette spese indifferibili, cinque miliardi a testa per le nuove misure, secondo Lega e Movimento 5 Stelle, limitano però un po' troppo il campo di azione. I due partiti punterebbero (e stanno studiando le adeguate coperture) ad ampliare la propria “dote” a 8 miliardi a testa. Con questi si potrebbe così da un lato dare un primo assaggio di flat tax, concentrata però sulle imprese, e dall'altro avviare il reddito, e la pensione, di cittadinanza.


Il premier Giuseppe Conte e il ministro della Salute Giulia Grillo aprono la 68esima riunione del Comitato regionale dell’Oms Europa. Scrive Barbara Gobbi sul Sole 24 Ore: «Due terzi della popolazione che si percepiscono “in buona salute”, un’aspettativa di vita a 82,8 anni, che la vede seconda solo alla Spagna, e un sistema sanitario universalistico ed efficace nel mantenere la mortalità prevenibile ai livelli più bassi nell’Ue […]. “Gli indici che l’Oms segnala per l’Italia sono incoraggianti nella popolazione adulta, meno nella fascia giovanile – rileva Giulia Grillo –. La nostra attenzione deve spostarsi sulle popolazioni più giovani, in cui si registrano segnali d’allarme non trascurabili”. L’allerta si pone in particolare gli stili di vita: guardando alla prevalenza dell’obesità, per gli adulti l’Italia registra la terza percentuale più bassa dopo Svizzera e Danimarca. Ma è quarta per prevalenza più alta in tutta la regione europea dell’Oms, se si considerano i 15enni maschi: gli obesi e in sovrappeso arrivano al 26%. Ancora: anche se tuttora in Italia fuma un adulto su cinque, il numero di fumatori è sceso molto al di sotto della media europea; al contrario, tra gli adolescenti non si notano diminuzioni statistiche e sono fumatori regolari rispettivamente il 22% e il 20% delle ragazze (secondo valore, dopo la Bulgaria) e dei ragazzi (terzo valore, dopo Bulgaria e Croazia) di 15 anni»