La giunta regionale, guidata dal presidente Nello Musumeci, ha revocato tutte le nomine dei commissari delle ASP e degli ospedali siciliani.
Si tratta di quelle nomine, volute dall'ex governo regionale di Rosario Crocetta, sui cui si è espressa la Corte Costituzionale indicandole come illegittime.
Tuttavia, l'interlocuzione tra Musumeci e Ruggero Razza, assessore alla Salute, pare che stia andando verso la proroga per altri 45 giorni, tempo necessario per espletare le ultime incombenze e procedere con i colloqui degli aspiranti manager.
Nessun allarmismo, ASP e ospedali non rimarranno senza guida.
Intanto i nomi che quasi certamente non faranno più da commissari sono quelli di Michele Vullo per il Policlinico di Messina, di Maurizio Aricò per l'azienda ospedaliera di Villa Sofia, e di Giovanni Migliore che dal Civico di Palermo si è spostato al Policlinico di Bari
A queste nomine si aggiungano quelle ad incastro, che dovrebbero a breve trovare collocazione. E' un gioco di poltrone.
Forza Italia chiede di piazzare i suoi ma la stessa Diventerà Bellissima ha già dei nomi pronti.
Razza non si fa tirare per la giacchetta, i dialoghi tra Musumeci e l'assessore avvengono fuori dal Palazzo.
In arrivo novità per la Seus che dovrebbe essere trasformata in azienda pubblica e non più in partecipata.
Il nome che circola come un nuovo presidente del consiglio di amministrazione è quello di un lombardo.
Storce il naso Gianfranco Miccichè, presidente dell'ARS, che vorrebbe piazzare Giuseppe Di Stefano.
Al momento al vertice della Seus c'è Roberto Colletti in corsa per l'azienda ospedaliera del Cervello di Palermo.
Strategie ma anche un diverso modo di intendere e di riorganizzare le partecipate della Regione, che vantano i cento dipendenti.
Non tutte le partecipate, dunque, avranno lo stesso trattamento, da decreto si evince che assoggettate al modus operandi saranno, oltre alla Seus, la Sas, Sicilia Digitale e Riscossione Sicilia.
La riforma, tuttavia, non sarà di facile sviluppo, ci potrebbe volere un tempo maggiore rispetto a quello preventivato in virtù di una legge nazionale (la Madia) che prevede un solo amministratore e non una pluralità di soggetti.
Il governo Musumeci andrà in deroga? Potrebbe farlo solo se dimostrasse la reale necessità di un organo collegiale. Pronta ad irrompere ci potrebbe essere la Corte dei Conti con il richiamo alla spesa pubblica.
Siamo certi che sia necessario nominare una terna di persone? O sono nomi che serviranno ad accontentare tutti i partiti? Insomma, ad ognuno una poltrona in più da assegnare.
Rivoluzione nel campo delle cartelle cliniche cartacee, è stato firmato il protocollo di intesa tra l'assessorato alla Salute e le sigle sindacali di categoria.
Un importante passo in avanti che consentirà ai pazienti siciliani, in cura in altre regioni italiane, di non avere più tutte le cartelle cliniche appresso.
Le informazioni saranno trasmesse in formato digitale da un ospedale all'altro, il Fascicolo Sanitario Elettronico ricostruisce la storia clinica del paziente per tutta la durata della sua vita, conterrà anche un profilo elettronico del paziente.
A trasmettere i dati nel Fascicolo Sanitario saranno i medici di famiglia, pediatri e medici dell'assistenza primaria, dopo che il paziente avrà espressamente dato il consenso.
Il protocollo di intesa è stato siglato, ieri, dal dirigente generale del Dipartimento per la pianificazione strategica Mario La Rocca su indicazione dell’assessore alla Salute Ruggero Razza.