Torniamo ad occuparci della Casa di Riposo “Giovanni XXIII” di Marsala. La situazione è ormai precipitata. Al comune è arrivata la richiesta da parte del commissario straordinario, Franco Mannone, con la quale invita il sindaco, Alberto di Girolamo, a trovare una sistemazione alternativa agli anziani ancora ospiti della struttura. In pratica l’Ente non ha più le risorse per garantire il servizio.
Ieri la redazione di tp24 ha ricevuto una email da parte di una signora che ha il proprio papà ospite nella struttura e che fa un quadro molto chiaro di quella che è la situazione oggi:
“Sono stata contattata da un’assistente sociale della casa di riposo Giovanni XXIII, dove è ospite mio padre - ci racconta la signora Maria - . Mi ha riferito che a breve la struttura chiuderà. Gli operatori non percepiscono lo stipendio da aprile e non hanno più nemmeno i soldi per pagare le bollette. I 24 ospiti della struttura non si sa dove verranno ricollocati. Vi chiedo se state seguendo questa vicenda di darvi luce. Io trovo incredibile che stia davvero chiudendo una struttura pubblica storica come questa che dà accoglienza a chi non sa dove andare né ha i soldi per permettersi una struttura privata. Chiedo pubblicamente alle istituzioni come possono permettere che ciò avvenga”.
Eppure nonostante questo in consiglio comunale si è arrivati allo scontro tra il consigliere Daniele Nuccio, presidente della commissione comunale d’inchiesta sui servizi sociali e il presidente del consiglio Enzo Sturiano. Da un lato Nuccio che premeva affinché in aula si trattasse immediatamente l’argomento “Casa di Riposo”, dall’altro, invece, Sturiano che lo ha accusato di voler strumentalizzare la vicenda e di non rispettare le regole.
Nuccio ha ribadito come la delicata situazione della Casa di Riposo potrebbe avere ripercussioni sul bilancio comunale. “Alcune leggi infatti sono chiare - afferma - Nuccio. Il personale e le passività, nel caso di chiusura dell’Ipab, transiteranno al Comune”. Ancora una volta Nuccio ha insistito sul fatto che occorre fare chiarezza sulla situazione e che è necessario e urgente un tavolo di concertazione, affermando al termine del suo intervento che a breve gli anziani della “Giovanni XXIII” non avranno più un pasto da mangiare e non avranno più la luce in struttura e invita per l’ennesima volta a mettersi tutti assieme per trovare una soluzione. Insomma se l’Ipab fallisce saranno problemi per il Comune, avverte Nuccio.
Sulla vicenda è intervenuta anche la consigliera Letizia Arcara, secondo la quale, la commissione di cui è presidente ha fatto tutto quanto era nelle proprie possibilità. “Nessuno ha mai taciuto sulla Casa di Riposo ed esigo di avere tutti i verbali delle sedute in cui si è trattato della struttura socioassistenziale. Aspettiamo che si possa organizzare un tavolo tecnico e sapere dal Sindaco quali sono le novità in merito. Nessuno può dire che non ci si è interessati della Casa di riposo e soprattutto nessuno vuole mandare vecchietti in mezzo alla strada – conclude l’Arcara”.
Infine, è toccato al sindaco Alberto Di Girolamo fare il suo intervento in merito alla Casa di Riposo. Ha detto che mercoledì scorso, ne ha parlato con l’assessore regionale al ramo e con il dirigente. Gli è stato riferito che 151 Ipab in Sicilia sono tutte in crisi e che si sta cercando di risolvere la situazione con una legge ad hoc. "Nessun Ente Locale, infatti, può prendersi in carico i dipendenti". Il sindaco ha anche annunciato che questa mattina la Commissione Affari Generali della Regione Siciliana si riunirà per cercare una soluzione che potrebbe passare attraverso i privati. Precisa che il Comune deve dare 142 mila euro alla Casa di Riposo ma che ve ne sono 140 mila pignorati.
Sono passate già due settimane da quando il consigliere Nuccio ha lanciato l’emergenza Casa di Riposo, con l’urgenza di convocare un tavolo tecnico che, puntualmente, non viene convocato e si continua a rinviare, aspettando una soluzione dall’alto che non arriva. Purtroppo anche in questo caso così delicato della vita sociale della nostra città non c’è una strategia, un’idea d’intervento e questo certamente non ha contribuito a trovare una possibile soluzione che adesso sembra totalmente preclusa. Insomma, ennesima dimostrazione, di come la classe politica di questa città sia molte volte inadeguata nell’affrontare sia l’ordinario, sia lo straordinario come la soluzione al problema della Casa di riposo che investe gli anziani, le loro famiglie e le decine di lavoratori che rischiano di non avere più un lavoro.