Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
19/09/2018 21:00:00

Salvini, Di Maio e la definizione di fascismo

 Marsala 18.09.2018, questa sera dalla Gruber: Pansa, Formigli altra gentile signora. L’attuale governo è pericoloso, Salvini e non è fascista e comunque non è il caso di usare certi vocaboli evocativi.

A seguire “Di martedì” apre la trasmissione il pentastellato Di Maio. Per fortuna trasmettevano “CETTO LA QUALUNQUE”.

Se si vuole qualificare l’attuale governo è mia opinione che bisogna partire da fatti avvenuti nel 2013 anno in cui i grillini ebbero i primi eletti in Parlamento. La portavoce Roberta Lombardi capogruppo alla camera ci dice la sua visione per il futuro dell’Italia: “il regime fascista fu qualcosa di grande fin quando non degenerò”. I di lei sodali da Grillo al popolo tutto e risalendo alla Casaleggio e associati nulla osservarono, quindi condivisero. I professionisti dell’antifascismo nulla osservarono. La signora candidata alla presidenza della regione Lazio è apprezzata dall’attuale presidente di detta regione che si è autocandidato alla segreteria del PD. Negli anni ’50 molti iniziavano i loro comizi con l’allocuzione “camerati e compagni”.

Salvini inizia con Radio Padania incoraggiando i padani che dicevano “Roma ladrona” e a parte cori estemporanei contro napoletani e terroni dando allora e ancora ora false soluzioni in perfetta cattiva fede per compiacere il popolo, come dire demagogia allo stato puro.

Ciò premesso, la definizione di fascismo. Con buona pace dei credenti il camerata Benito non ha inventato niente di nuovo, ha perfezionato un fenomeno politico. Infatti il fascismo nasce con la borghesia ed il capitalismo, tant’è che certo Ernesto Guevara definisce il fascismo “il regime che si dà la borghesia quando ha paura”. Il merito di Mussolini fu quello di intuire come conquistare il potere e le tecniche per mantenerlo.

Il termine fascismo deriva da fasci associazioni in difesa dei braccianti e degli operai ad inizio secolo le più combattive associazioni sindacali.

Un mio parere sul PD: ha perso perché con gli ottanta euro ha scelto chi rappresentare e chi escludere dalla sua rappresentanza, sta sparendo perché quella esclusione non è stata sanata.

Don Pietro