Saranno giudicati con il processo abbreviato, Giuseppe Pace di 68 anni e il figlio Pietro di 40 anni, accusati di minacce nei confronti degli acquirenti di una villetta in contrada Fraginesi a Castellammare del Golfo e comprata ad un'asta giudiziaria. Nel corso della prima udienza che si è svolta giovedì, il collegio giudicante ha accolto la richiesta di rito abbreviato proposta dai difensori dei Pace.
I fatti hanno avuto inizio a maggio del 2017 quando una donna di Castellammare, Lucia D’Angelo, si aggiudicò ad un'asta giudiziaria la villetta che era di proprietà dei Pace e messa all’asta dopo una procedura esecutiva avviata da una banca creditrice.
Da quel giorno la signora D'Angelo e il figlio 35enne, Leonardo Candela, sono stati minacciati e intimoriti in tutti i modi per farli desistere dall'acquisto dell'immobile e quando sono stati inviati a casa della donna 8 cartucce da fucile, mamma e figlio si sono rivolti ai carabinieri denunciando l'accaduto alla Procura della Repubblica.
Nelle prossime udienze già fissate il 6 ed il 13 dicembre verranno ascoltato come testi, rispettivamente la signora D’Angelo ed il figlio Leonardo Candela.