Un autentico terremoto si abbatte sull’editore del quotidiano “La Sicilia” di Catania, Mario Ciancio Sanfilippo, 86 anni.
Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione – ha emesso lo scorso 20 settembre un decreto di confisca e di sequestro e contestuale confisca relativo a conti correnti, polizze assicurative, 31 società, quote di partecipazione detenute in ulteriori 7 società e beni immobili.
Secondo la procura, «il valore dei beni, in corso di compiuta quantificazione, è non inferiore a 150 milioni di euro». Il provvedimento è in corso d’esecuzione a cura dei Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Catania.
Ricorda La Stampa:
Ciancio Sanfilippo, che ha un impero economico non solo nel settore dell’editoria (oltre al quotidiano è proprietario o ha partecipazioni in una concessionaria pubblicitaria, in una enorme tipografia industriale, nella maggior parte delle tv locali catanesi, in radio, nel settore della cartellonistica pubblicitaria, è proprietario o azionista di altri quotidiani italiani) è anche un imprenditore che ha contribuito a rendere la città e il suo hinterland come la zona a più alta concentrazione di centri commerciali in Italia.
Attività da cui sono poi cominciati i suoi guai con la giustizia. Tra i beni sequestrati, oltre alle società, ci sono terreni, aziende agricole, imprese edili e aziende turistiche.