L’amministrazione comunale mazarese ha già accumulato più di un anno di ritardo nella realizzazione dei progetti di democrazia partecipata. L’iniziativa, prevista da una legge regionale (n. 5 del 2014), è alla sua seconda edizione e prevede l’investimento di 35 mila euro appositamente accantonati nel bilancio comunale (corrispondente al 2% della somma trasferita dalla Regione a titolo di compartecipazione al gettito regionale Irpef).
SELEZIONI E RITARDI PROCEDURALI – Da ottobre 2017, mese in cui scadeva la possibilità di aderire al bando predisposto dal Comune, ad oggi, si è ancora nella fase selettiva. Dopo la prima scrematura effettuata dall’Ente, che ha dichiarato ammissibili solo cinque progetti su tredici presentati, si dovrebbe passare alla consultazione pubblica per decidere il vincitore della selezione. Tuttavia il ritardo accumulato nella realizzazione della ‘scrematura’ delle 13 proposte progettuali iniziali ha fatto si che, ancora ad oggi, non è noto in quale data si svolgerà questa assemblea selettiva.
MOTIVAZIONI DELLE ESCLUSIONI – La ragione principale per la quale sono state escluse le idee progettuali, in molti casi (quasi il 50% e cioè sei su 13), è dovuta al fatto che chi proponeva il piano lo voleva anche ‘suonare’. È, infatti, vietato – da un preciso articolo della legge sopra menzionata – “lo svolgimento delle attività progettuali da parte dello stesso soggetto proponente”. Altri proponenti sono stati esclusi poiché avrebbero voluto realizzare le attività in locali messi a disposizione dal Comune stesso. E qui sorgono parecchi dubbi. Tali progetti, infatti, risultano bocciati poiché l’Ente locale “non dispone di locali idonei allo scopo” come accaduto per esempio nel caso del laboratorio ‘21 grammi di felicità’, pensato per soggetti affetti da sindrome di Down. Qualche Consigliere comunale forse potrebbe indagare sul fatto che il Comune di Mazara non abbia realmente locali ‘idonei’ per permettere lo svolgimento di un laboratorio del genere.
GLI AMMESSI – Come scrivevamo più sopra, i papabili per la vittoria sono cinque. Tre acquisti, un restauro ed un progetto formativo sono i contenuti, al dire invero non particolarmente memorabili, oggetto delle proposte ammesse alla fase decisiva della selezione. Gli acquisti da premiare sono in alternativa tra loro: un impianto di basket per il Palazzetto dello sport di contrada Affacciata; un impianto antincendio boschivo; otto defibrillatori “da assegnare a tutti gli ambienti scolastici ed istituzionali” oltre alla formazione, per il loro uso, di 50 operatori; il restauro proposto (7 mila 320 €) riguarda il pianoforte a coda dell’Associazione ‘Amici della Musica’, custodito presso il Teatro Garibaldi; l’altro progetto formativo riguarda anch’esso l’acquisto di quattro defibrillatori, oltre che l’apprendimento di tecniche salvavita rivolto a 240 studenti, dai 16 anni in su, delle scuole superiori.
UTILITA’ E PERPLESSITA’ – Alcune idee ammesse non paiono particolarmente originali né creative, ma almeno paiono utili. Almeno una, però, andrebbe premiata per la fantasia: viene, infatti, da chiedersi dove siano i boschi a Mazara per i quali sarebbe necessario l’acquisto di un impianto antincendio? Forse le due ville comunali? Boh!
LA SELEZIONE IN PUBBLICA UDIENZA, MA QUANDO? – Il progetto vincitore doveva essere scelto, tramite il voto degli studenti delle quinte classi superiori cittadine, nel corso di una consultazione pubblica, da tenersi nell’aula consiliare, già durante l’anno scolastico ormai concluso. Il nuovo anno è già iniziato, ma non vi è ancora alcuna notizia in merito alla convocazione degli allievi. Noi di Tp24.it seguiremo gli sviluppi e vi terremo aggiornati.
Alessandro Accardo Palumbo
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