“Quella mattina, alcune ragazze che erano sull’autobus mi hanno detto di aver fatto un video su un uomo che a bordo si masturbava. Ma io quel video non l’ho visto”.
E’ quanto ha dichiarato, davanti al giudice Vito Marcello Saladino, l’autista del bus che la mattina del 23 ottobre 2014 era alla guida del mezzo dello Sma che trasportava in città studenti residenti nel versante nord della città.
La linea era quella per Birgi. L’autista (Di Pietra) è stato ascoltato nel processo a Giovanni Scandaliato, 46 anni, accusati di atti osceni nei confronti di tre ragazze minorenni.
“Scandaliato – ha raccontato l’autista - era salito all’autostazione di piazza del Popolo e mi ha insospettito perché dopo essere arrivati a Birgi, dove, di ritorno in città, iniziavano a salire studenti e studentesse, molti sui 14 o 15 anni, lui non è sceso. Tornando, quindi, nuovamente in centro, dove io, ad un certo punto, l’ho pregato di scendere. Ma lui non l’ha fatto. Scandaliato, poi, l’ho riconosciuto nelle foto che mi hanno mostrato i carabinieri”. Le tre giovani si sono costituite parte civile. E con loro anche i genitori, che subito dopo il fatto presentarono la denuncia. Non è chiaro, però, se hanno fornito ai carabinieri anche il video di cui ha parlato l’autista del bus. Adesso, cercherà di scoprirlo l’avvocato Vito Cimiotta, che, insieme al collega Federico Sala, assiste le ragazze (G.S., P.L. e P.G.) e i loro genitori. A difendere l’imputato è, invece, l’avvocato Tommaso Picciotto. Gli atti osceni sarebbero stati commessi quando il bus, di ritorno in città carico di studenti e studentesse, era arrivato nella zona del quartiere popolare di Sappusi, di fronte al quale ci sono il Liceo scientifico “Ruggieri” e il Liceo psico-pedagogico e linguistico “Pascasino”.