Il giudice monocratico Giuseppina Montericcio ha inflitto tre anni di carcere a un castelvetranese (L. Ingrasciotta, 58 anni, dipendente pubblico), ritenuto colpevole di lesioni personali aggravate per “indebolimento permanente della vista” e minaccia.
Il protagonista della vicenda, condannato anche al pagamento di un risarcimento danni “provvisionale” di 6 mila euro e delle spese legali alla parte civile, avrebbe aggredito e picchiato un vicino di casa mentre questi, in auto, stava facendo ingresso nel garage condominiale, dove erano presenti anche la moglie e figli.
La vicenda risale al 19 luglio 2012, quando a Marinella di Selinunte, Ingrasciotta affrontò il suo avversario, F.D.C., all’interno del garage, colpendolo con pugni alla testa, schiaffi e calci, ingiuriandolo e minacciandolo più volte di morte. La vittima, un ragioniere, fu colpita appena scese dall’auto, rimanendo subito intontita da un primo violento pugno alla tempia. Come ha affermato in aula il legale di parte civile, l’avvocato Francesco Sammartano, F.D.C. “non si era neppure accorto della presenza dell’aggressore, che, approfittando della semioscurità del garage, aveva teso una vera e propria imboscata”. Con difficoltà, l’aggressore è stato fermato dalla moglie di F.D.C., nonché da un altro vicino di casa accorso dopo aver sentito le grida. Al Pronto soccorso di Castelvetrano, hanno poi diagnosticato a F.D.C. un “trauma cranico con esile stria iperdensa in sede talamica destra”, disponendo il trasferimento nel reparto di Neurologia del Policlinico di Palermo, dove l’aggredito è rimasto ricoverato per 6 giorni.