Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/10/2018 06:00:00

Castelvetrano ed il Partito Democratico di Pasquale Calamia

Le prossime amministrative, lo scioglimento del Comune per mafia, il ridimensionamento dell’ospedale. Abbiamo affrontato questi temi con Pasquale Calamia, del Partito Democratico di Castelvetrano. 

Le amministrative di avvicinano. Come le affronterà il PD? L'ultima alleanza del 2012 con la destra di Errante è stata fallimentare. Adesso il PD correrà da solo o formerà una coalizione con le liste civiche? Intravede i numeri per contrastare la destra, i 5 Stelle e i nuovi salviniani locali?

Già è da un bel po’ che il gruppo dirigente del PD è al lavoro, avendo la consapevolezza che le amministrative della prossima primavera saranno determinanti. La città esce da un commissariamento per mafia. Bisogna lavorare affinché si gettino le basi per una coalizione ampia che veda la partecipazione di tutte le forze sane della città. I dirigenti, i militanti vorranno essere protagonisti, al di la del risultato finale. Con la serenità e serietà che ci contraddistingue di certo non perderemo la faccia. Ci troviamo ad un bivio: da un lato un bel viale, che ci porta in un “cul de sac”, dall’altra parte una strada tortuosa e impervia che ci farà sudare tanto, ma che ci porterà a far vivere alla nostra città una stagione del cambiamento che sarà madre di una rinascita culturale sociale ed economica.

La commissione straordinaria amministrerà la città fino a giugno 2019, grazie alla proroga del ministro dell'interno. Anche lei vede questo ulteriore periodo di commissariamento come una punizione?   

                                                                                                               
La proroga è naturale e stava nella natura delle cose. Poi non dimentichiamo le motivazioni dello scioglimento pubblicate nella delibera, n 1 del 16/06/2017, della Commissione Straordinaria. In questi mesi si sono spesi fiumi di parole sul fatto che non ci siano stati arresti. Nell’immaginario collettivo si associa al fenomeno mafioso soltanto l’uccisione di qualcuno e non si vuole comprendere che oggi le mafie si vogliono rendere invisibili e tramite la rete degli insospettabili governano i processi di sviluppo dentro le pubbliche amministrazioni.


In molti hanno criticato l'astensione del PD nell'approvazione del piano di riordino ospedaliero all'Ars. L'accusa è di non aver votato contro la bozza  dell'assessore Razza che, di fatto, ridimensiona l'ospedale di Castelvetrano. Qual è il suo punto di vista sulla questione? Come evitare la chiusura?

 

Il PD ha governato la regione Sicilia e con il suo assessore alla Salute on.le Gucciardi, con Decreto Assessoriale del 31 marzo 2017, ha dotato la Sanità siciliana dell'attuale Rete Ospedaliera vigente, approvata altresì congiuntamente dal Ministero della Salute e dal ministero Economia e Finanze. Noi diamo dati oggettivi, infatti è possibile leggere la rete “Gucciardi” sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 14 Aprile 2017 (pagina 81 troviamo l'ASP di Trapani). Atti concreti e non propaganda. Il governo Musumeci con l'assessore Razza ridimensiona pesantemente l’ospedale di Castelvetrano e non si comprende come mai non siano previste le 4 Unità Operative Complesse, quali medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, pronto soccorso, previste invece nella rete Gucciardi. La nuova proposta, posta vaglio del Ministero della Salute, porta il nosocomio di Castelvetrano da 9 UOC previste nella rete Gucciardi, a 3, eliminando anche la UO di Anestesia. Tutti criticano il voto di astensione dei 2 rappresentanti del PD, ricordo però che i componenti della VI Commissione Salute, sono 13 e che la modifica di Rete Ospedaliera ha avuto la seguente votazione 7 voti favorevoli 4 contrari e 2 astenuti. Ricordo a tutti che il PD all’ARS esprime 11 deputati su 70. I numeri parlano e si commentano da soli. Questa polemica mi sembra sterile e pretestuosa, il PD conta 2 presenze su 13 in VI Commissione Salute, il voto dei due componenti del PD in Commissione non è determinante, le responsabilità politiche sulla modifica della vigente Rete Ospedaliera sono riconducibili alla maggioranza che sostiene il Governo Musumeci. Altri ci dicano in maniera chiara cosa difendono, la Sanità è una cosa seria e non si può speculare sul diritto alla salute. Noi difendiamo la rete ospedaliera ancora oggi vigente adottata col decreto del 31 Marzo 2017 a firma dell’allora assessore on.le Gucciardi, che rappresenta l’unica proposta che garantisce un’offerta sanitaria a tutela soprattutto dei cittadini del territorio della Valle del Belice.


Anche lei è convinto che i giornalisti accusino i castelvetranesi di essere tutti mafiosi ed evasori?

Ho sempre avuto rispetto per i giornalisti, anche se qualche dubbio ce l'ho. L'ho detto più volte, a Castelvetrano bisogna essere sempre orgogliosi, però è certo che provo imbarazzo quando certi siti d’informazione locale non riportano notizie delle operazioni delle forze di polizia su arresti e confische. Castelvetrano ha un tessuto culturale molto complesso e per questo voglio ricordare una frase di don Pino Puglisi: “Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti”.