Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/10/2018 13:07:00

50 mila in piazza a Roma per la manifestazione del Pd. Di Maio attacca i giornali

C’erano circa cinquantamila persone (70 mila per gli organizzatori) in piazza del Popolo a Roma per la manifestazione del Pd contro il governo gialloverde. Slogan dell’evento: «Per l’Italia che non ha paura».

Sul palco, oltre al segretario dem Maurizio Martina, anche Matteo Renzi che ha abbracciato pubblicamente Paolo Gentiloni dopo le freddure delle ultime settimane. «Unità, unità» il coro più significativo che si è alzato dalla piazza, dove sventolavano le bandiere dell’Unione europea.
 
Di Maio attacca i giornali: «Terrorismo mediatico»
Si intitola «I nemici dell’Italia» il post che Di Maio ha pubblicato sul Blog delle Stelle. Difende la legge di Bilancio e accusa l’opposizione e gran parte dei quotidiani di «terrorismo mediatico per far schizzare lo spread». Scrive: «Tutti i giornali di partito hanno dichiarato guerra alla Manovra del Popolo perché fissa il deficit per il prossimo anno al 2,4%. Il Pd nel 2014 ha fissato il deficit al 3%, nel 2015 al 2,6%, nel 2016 al 2,5%, nel 2017 al 2,4% e l’anno scorso al 2%. Nessuno ha mai fiatato nonostante questo deficit non sia servito a nulla perché i governi del Pd non hanno fatto deficit per i cittadini, ma per i loro interessi e mancette elettorali».
«Solo un cretino può immaginare che nelle centrali delle agenzie finanziarie e delle banche di tutto il mondo agiscano dopo avere letto Il Giornale. Me li vedo, i broker di New York e Londra, passare in edicola prima di andare in ufficio e sfogliare i quotidiani italiani con trepidazione prima di decidere cosa fare con i nostri titoli di Stato: “Sallusti è preoccupato: dài vendiamo, vendiamo prima che sia tardi”» è
è il commento di Sallusti sul Giornale. 


Il consenso per Salvini, secondo un sondaggio Demos, è al 60%, quello per Di Maio al 57%. il politico col maggior consenso, secondo il medesimo sondaggio, è però Mattarella: 65%