Metteva a disposizione gli appartamenti di sua proprietà nel centro di Castelvetrano dove si prostituivano quotidianamente sia donne che transgender. E' stato arrestato ieri dagli uomini del Commissariato di Polizia di Castelvetrano il 62enne Giuseppe Passiglia. Oltre a dare in affitto le sue abitazioni, teneva i contatti con le donne, le accompagnava e cercava di mantenere la sicurezza negli alloggi. I dettagli nella nota della Polizia qui di seguito e il video:
Nell’ambito dei servizi, predisposti dalla Questura di Trapani, volti a contrastare il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione straniera, nella mattinata di ieri personale del Commissariato di P.S. di Castelvetrano ha tratto in arresto Passiglia Giuseppe, nato a Castelvetrano il 28.3.1956, ivi residente in via G. Gentile n. 10, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Marsala, in quanto reo di aver posto in essere in alcuni immobili di sua proprietà siti in pieno centro a Castelvetrano un attività finalizzata allo sfruttamento della prostituzione di alcune donne per lo più straniere e transgender.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala, in corpo all’ordinanza, ha altresì disposto il sequestro preventivo degli immobili nei quali le prostitute svolgevano le loro prestazioni. In totale sono stati sequestrati sette appartamenti. Difatti gli stessi venivano
ceduti in locazione dal Passiglia per esercitarvi l’attività di prostituzione per periodi di diversa durata a canoni di locazione di gran lunga superiori a quelli di mercato, sfruttando, e comunque favorendo, la prostituzione di numerosi soggetti.
L’ordinanza degli arresti domiciliari è frutto dell’intensa e proficua attività investigativa dei mesi scorsi svolta dal personale del Commissariato di Castelvetrano, e precisamente dagli appartenenti alla Sezione Investigativa e di Polizia Scientifica, coordinati dalla Procura di Marsala. L’attività si è concretizzata in intercettazioni all’utenza del Passiglia e delle donne delle quali sfruttava le prestazioni, in ripetute perquisizioni presso gli alloggi dove le stesse operavano e nell’esame delle persone informate sui fatti ovvero le predette prostitute e i relativi clienti. Quest’ultimi confermavano di aver ricevuto delle prestazioni sessuali a pagamento e di aver contattato le meretrici tramite appositi siti di incontri che pubblicizzavano dei rapporti a pagamento nelle immediate vicinanze del centro storico castelvetranese.
Dall’intensa attività investigativa si è potuto accertare come il Passiglia gestisse un vero e proprio mercato del sesso in pieno centro a Castelvetrano, sfruttando le prestazioni sessuali di donne per lo più straniere e transessuali. Difatti il Passiglia teneva i contatti con le
prostitute già prima del loro arrivo a Castelvetrano, dando addirittura alle stesse indicazioni sui mezzi e i percorsi da prendere e a volte lo stesso si prestava a far loro da autista dalle fermate dei pullman agli alloggi. Inoltre lo stesso si preoccupava di mantenere un equilibrio all’interno degli alloggi tra presenze femminili e maschili.