L’ultimo sondaggio pubblicato da Pagnoncelli sul Corriere della Sera dice che le intenzioni di voto per la Lega sfiorano il 34%, mentre scendono al 28,5% quelle per il M5s, in calo di 1,5 punti rispetto a un mese fa e di 3 punti rispetto a luglio.
Per il resto, sempre rispetto al sondaggio di un mese fa, il Pd è stabile al 17% e Forza Italia perde un punto, scendendo all’8%. Secondo Pagnoncelli, oltre alla questione migranti rilanciata dal caso Riace, «a supporto del consenso leghista arriva il tema delle pensioni e di quota 100, molto sentito da una parte rilevante dell’elettorato, soprattutto tra i lavoratori del Nord, bacino principe del consenso leghista»
Galli della Loggia sostiene stamattina sul Corriere della Sera, che la crisi del Pd e l’inesistenza in Italia di un partito autenticamente popolare si originano dalla natura del vecchio Pci, il quale non fu mai un partito popolare. «Il Partito comunista non è mai stato e non ha mai voluto essere un partito popolare tipo il Partito laburista o la Spd tedesca, partiti nati e in certa misura rimasti in prevalenza culturalmente e antropologicamente popolari e nazionali (spesso guidati non a caso anche da leader usciti dagli strati popolari). Il Partito comunista è sempre stato una cosa diversa. Esso nacque come partito di avanguardie rivoluzionarie perlopiù intellettuali, le quali verso il popolo come tale e verso il suo universo nutrivano una notevole diffidenza. Nei confronti della stessa classe operaia quelle avanguardie si ponevano in un ruolo superiore di guida, autoassegnandosi il compito di correggere in senso rivoluzionario la spontanea, presunta tendenza popolare alle rivendicazioni, definite sprezzantemente «corporative» (leggi più alti salari e migliori condizioni di vita) .
Salvini vuole chiudere gli aeroporti ai migranti dalla Germania
Sembrava previsto per giovedì prossimo l’arrivo all’aeroporto di Fiumicino del primo charter dalla Germania con a bordo 40 migranti cosiddetti «secondari», ovvero respinti dal governo tedesco. La notizia è stata però smentita ieri pomeriggio dal governo della Merkel: «Nei prossimi giorni non è pianificato alcun volo per rimpatri in Italia». Intanto però il ministro dell’Interno Salvini s’era fatto sentire: «Se qualcuno, a Berlino o a Bruxelles, pensa di scaricare in Italia decine di immigrati con dei voli charter non autorizzati, sappia che non c’è e non ci sarà nessun aeroporto disponibile. Chiudiamo gli aeroporti come abbiamo chiuso i porti». Al momento sono 40.000 i migranti entrati in Europa attraverso l’Italia che si trovano in Germania.
«I “dublinanti” sono quei migranti che sbarcano e chiedono asilo da noi, ma poi se ne vanno da uomini liberi nel resto d’Europa. In base al Trattato di Dublino, però, quando vengono rintracciati possono essere rimandati indietro, perché le norme dell’accordo prevedono appunto che sia il Paese di primo approdo a valutarne la domanda d’asilo e quindi a farsene carico fino all’esito della procedura. Finora, però, il rientro dei “dublinanti” in Italia si svolgeva con viaggi di singoli migranti su aerei di linea. Dalla Francia, per esempio, ne arrivano così una ventina ogni mese. E dalla Germania, fino a oggi, una media di 25» spiega il Corriere della Sera.