Le strutture sportive trapanesi e in particolare quelle adibite ad ospitare il basket minore sono in stato di abbandono e non fruibili dalle società. La Drepanum Basket, pertanto, ha deciso di non iscriversi al campionato amatoriale CSI. A raccogliere la denuncia di chi ogni giorno vive il problema di non avere un luogo adatto dove svolgere gli allenamenti e giocare, è "L'osservatorio per la Legalità" che aveva denunciato la questione già lo scorso anno.
"Ad agosto di quest'anno, assieme ad alcune società sportive e ad alcuni iscritti al movimento Diventerà Bellissima, con un documento avevamo chiesto all'attuale amministrazione di far qualcosa per consentire l'avvio delle stagioni agonistiche. Dopo il parziale utilizzo del Pattinodromo e del campo Aula, le palestre per praticare basket a Trapani erano e rimangono interdette. Raccogliamo oggi il grido di protesta, lo sconforto e la rabbia di Domenico Lombardo e Tony Barraco, due dirigenti della Drepanum Basket che vista l'impossibilità di fare allenamenti, vista la mancanza di strutture, hanno deciso di non iscriversi al campionato amatoriale CSI". Queste le parole di Vincenzo Maltese, Presidente dell'Osservatorio per la Legalità.
"Temiamo che altre società di pallacanestro trapanesi saranno costrette a rinunciare. Chiediamo ancora una volta a questa amministrazione di far presto - sottolinea Maltese - di aprire almeno una palestra entro quest'anno e continuiamo a chieder una Consulta per lo Sport. Immaginiamo che per quella di via Tenente Alberti i tempi saranno lunghi visto che si trova vandalizzata pressoché totalmente e le somme da impegnare saranno consistenti. Non sappiamo invece in che condizioni si trovino le altre. Attendiamo pertanto una risposta (con i fatti) seria e concreta, - conclude il responsabile dell'Osservatorio -, ed una programmazione nel medio tempo che possa risolvere tale problematica definitivamente.
Nel frattempo ci rendiamo disponili ad un incontro con l'amministrazione con una delegazione dei rappresentanti delle società sportive".