Il suo inglese, da Ministro degli Esteri, era un po' imbarazzante. Ma sarà sicuramente migliorato. Finito fuori dai radar della politica, Angelino Alfano se la passa benone.
Sono bastati appena sette mesi ad Angelino Alfano per riscoprire la vita e i suoi piaceri. L'ex ministro è riapparso durante le sue vacanze fuori stagione a Capri in una veste per lui quasi sconosciuta. La sera alla taverna Anema e Core Angelino tiene banco al pianobar come prima di lui han fatto d'estate attori e starlette, sorridente come non lo si vedeva da tempo, barbetta ben curata, occhiali alla moda e camicia aperta sul petto con maglioncino sulle spalle.
Da quando non è più ministro, Alfano a 47 anni sembra ringiovanito di almeno venti.
Recordman nella storia della Repubblica, dopo oltre duemila giorni da ministro, Alfano è oggi consulente per un prestigiosissimo studio legale, il BonelliErede. Dai primi di luglio si occupa di assistenza alle aziende, Stati e istituzioni su materie collegate al diritto pubblico e alla diplomazia internazionale. Lo studio sviluppa le proprie attività in Africa e Medio Oriente, ed è su queste aree che si concentra l'attività di Alfano, portando l'esperienza internazionale acquisita negli anni e il know how che avrà modo di sviluppare con i nuovi incarichi di consulente per Confindustria per sviluppo e cooperazione con i Paesi africani e di co-docente nel corso alla Luiss su «Islam in Europa: migrazioni, integrazione e sicurezza».
Per BonelliErede Alfano è «off Counsel», ossia consulente esterno, inserito in un focus team di professionisti su «Public International Law & Economic Diplomacy». «All'interno del gruppo - spiega lo studio - vengono integrate le competenze dell'ex ministro con quelle di molti professionisti che si occupano di materie collegate al diritto internazionale pubblico». «Dopo aver definitivamente lasciato la politica, ho deciso di dedicarmi a tempo pieno alla libera professione, con un particolare orientamento allo scenario e ai mercati internazionali e l'opportunità di BonelliErede ha rappresentato una scelta naturale in questa direzione», commenta Alfano